Giornata terrificante, nevischio, una brezza gelida che ti pela. Alle 13 telefono a mia moglie e decidiamo di uscire a pranzo.Volevo portarla dal mitico Ermes, dove non era mai stata, ma alle 14 il locale era stracolmo con gente ancora in coda ad aspettare. "Quanto c'è da aspettare, capo?" "Mi dispiace, mezzora, non di meno", mi risponde il boss con l'espressione dispiaciuta. "Pazienza, torneremo un altro giorno".
Usciamo nella tormenta ed entriamo nella pizzeria più vicina, La Mamma, locale storico che da poco si è spostato in via Cavallerini. Ambiente grande, vetrate, grande schermo in fondo. Non abbiamo una gran voglia di pizza, e allora ci orientiamo verso altre cose. Come antipasto ordiniamo due bruschette al pomodoro, buone, Io poi mi lancio nella minestra coi fagioli, mentre mia moglia in una tagliata rucola e grana. Buona la minestra, porzione abbondante, bella calda, con piccoli buccolotti come pasta, e bello denso il passato di fsgioli. Buona anche la tagliata, a sentire mia moglie, carne tenera e saporita. Data la giornata, abbiamo accompagnato il tutto con una boccia di vino, un gradevole Cabernet Sauvignon Friuli Latisana Isola Augusta 2010. Terminiamo con due caffè.
Cucina di buon livello, servizio adeguato, discreto rapporto qualità prezzo. Non so come siano le pizze,un buon motivo per tornarci.

Consigliato!