In Piemonte per festeggiare l’anniversario ma anche per visitare le interessanti mostre a Venaria Reale e a Torino (mostre che consiglio, ce ne sono per tutti i gusti, da quella sulle carrozze reali a quella sul bucintoro dei Savoia, dai quadri di Veronese e non solo all’esposizione particolarissima degli abiti di un estroso stilista che con stoffe e modelli ha creato opere d’arte più che semplici vestiti, tutte a Venaria nella bellissima reggia, per non parlare dell'imperdibile mostra di Renoir a Torino!), io e mio marito ceniamo nell’albergo del nostro ristorante, ricco di fascino e di atmosfera.
Lo troviamo immutato rispetto all’anno precedente anche se ora si è aggiunto un nuovo socio: il servizio rimane di alto livello per cortesia e professionalità, l’ambiente è sempre molto bello e raffinato, curato in ogni dettaglio; la cucina è sempre ottima, con piatti della tradizione piemontese rivisitati con un tocco creativo senza eccessi, cucinati in modo sublime e presentati benissimo. La novità, piacevole, la troviamo però nelle porzioni, decisamente più abbondanti che in passato.
Per la nostra cena con cui apriamo i festeggiamenti, non ci facciamo mancare nulla, dall’antipasto al dolce.
Cominciamo con:
- battuta di fassona su fonduta di castelmagno, carne cruda ben condita, fresca e tenerissima, dal sapore delicato che ben si sposa con quello più intenso e gustoso del formaggio
- insalata di polpo con finocchio e arance: il polpo, tagliato in fette sottilissime, è fresco e delizioso, ben condito con ottimo olio d’oliva e succo d’ arancia, la verdura e gli agrumi di accompagnamento si armonizzano alla perfezione con l’elemento principale del piatto
Proseguiamo con:
- risotto alla certosina, ovvero con gamberetti e origano: sembra semplice ma è ottimo, il riso è ben mantecato e cremoso il giusto, il condimento è ben amalgamato e squisito
- zuppa di fagioli borlotti con le cotiche: un piatto povero della cucina di una volta, ma genuino e molto buono, dal sapore intenso e piacevole
Le danze proseguono con i secondi e un contorno:
- tagliata di tonno, freschissima, rosata e cotta al punto giusto, servita con verdure alla griglia saporite
- bocconcini di vitello al brule’, cioè arricchiti da varie spezie tra cui chiodo di garofano e bacche di ginepro, serviti con polentina croccante: è il piatto che mi è piaciuto meno per gusto personale visto che non amo le spezie e i sapori troppo forti; la carne però è tenerissima e buona, la polenta è soda e ottima
- dadolata di funghi porcini: teneri, polposi, cotti alla perfezione, squisiti
Accompagnamo le pietanze con il pane, fatto in casa e ottimo, servito caldo e fragrante, con acqua e naturalmente del vino, una bottiglia di Arnais. Lo so, avremmo dovuto prendere un vino rosso piemontese, ma a me i vini rossi non piacciono molto e in particolare quelli piemontesi li trovo troppo “pesanti” e corposi
Io sola non mi lascio sfuggire il dolce e mi arriva una grossa fetta di torta di cioccolato e pere, soffice ed eccellente, accompagnata da panna montata freschissima, scaglie di cioccolato fondente ottimo e un’abbondante spolverata di zucchero a velo.
La cena ci è costata 112 euro, non pochi ma abbiamo festeggiato degnamente, siamo stati benissimo, io mi sono sentita coccolata come una regina.
Imperdibile!!!