E finalmente è arrivato il giorno della MTB, avevamo programmato nei minimi particolari la partenza da Dobbiaco e l’arrivo a Calalzo, poi abbiamo deciso di accorciare l’itinerario, i 36/37 chilometri che separano San Candido da Cortina d’Ampezzo saranno più che sufficienti.

Per Gherta la salita verso Cimabanche si rivelerà più dura del previsto per cui decidiamo che la fermata per il pranzo sarà proprio lì, nello chalet-ristorante che sorge proprio ai bordi della strada, ci sono le rastrelliere per le bici, i tavoli fuori, la stessa cucina è all’aperto, sotto un tendone, ma noi siamo un po’ “sudaticci” e preferiamo metterci all’interno.

Un’occhiata al menù, ben fornito e via che ordiniamo, uova speck e patate (io), formaggio alla piastra con polenta (lei), bistecche di cervo con polenta (l’altro).

Da bere una Weiss media (io), una coca (lei), una bottiglia d’ acqua (l’altro).

E veniamo ad una descrizione dei piatti:

uova speck e patate, una gigantesca porzione di patate arrostite con lo speck con sopra due splendide uova all’occhio di bue, piatto ottimo per “riprendere fiato;

formaggio alla piastra con polenta, molle la polenta, arrostito ma non fondente più di tanto il formaggio;

ma l’apoteosi è il piatto dell’altro, quattro bistecchine di cervo, speziate e pepate, polenta a fette a mo’ di “contorno/ pane”, veramente un piatto superlativo.

Non andiamo oltre, nemmeno il caffè, ci aspetta la discesa verso Cortina, il percorso è quello che percorreva la ferrovia, si attraversano gallerie scavate nella roccia, ponti sospesi, stazioni abbandonate e finalmente la meta.

Il servizio è stato sufficientemente celere e gentile, la cucina un po’ “naif”, sicuramente molto pittoresca, il prezzo un po’ più alto della media ci può stare.

Per chi arriva in bici, ma anche per auto e moto in transito un posto che mi sento di consigliare.

Consigliato!