Avrei voluto recensire cronologicamente i ristoranti frequentati nella vacanza sappadina, ed invece ho ritrovato solo oggi lo scontrino del KEISN, e dire che lo scorso anno fu il primo ristorante che frequentammo, idem quest’anno, fatto salvo le “divagazioni” nei dintorni.
Il locale è sempre carinissimo, piccolo, un po’ nascosto, sempre presente la simpatica e sorridente proprietaria e lo chef che saluta dalla cucina.
Il menù è leggermente cambiato, ma sapendo di che morte dobbiamo morire, partiamo subito con il loro formidabile tagliere di salumi e formaggi, uno è sufficiente da dividere per tre: culatello di Sauris, speck di Sauris, lardo stagionato, salame di cervo, formaggio maturato nel fieno, formaggio di malga, cetriolini e sicuramente mi sono dimenticato qualcosa.
Ottimi i diversi tipi di pane e grissini.
Stasera io e Gherta ci accontentiamo di un primo, lei raviolotti al montasio, veramente eccezionali, ripieno delicato e cremoso, una spolverata di ricotta affumicata; io invece sono invogliato dai canederli, due agli spinaci e due alla rapa rossa, conditi con solo burro, morbidi, pieni, ottimi.
Andrea preferisce un buon piatto di carne, medaglioni di cinghiale con salsa di lamponi, carne morbidissima, azzeccato l’accostamento con il dolce del lampone.
Per finire, mentre loro vanno di strudel di mele, io mi accontento di un caffè.
Stasera siamo andati tutti ad acqua, due bottiglie, ma qui ci sarebbe un bell’assortimento di birre belghe.
Conto con un po’ di sconto ed un giudizio che si attesta sui quattro cappelli raschiando il quinto.
Consigliatissimo!!