Weekend Enogastronomico in Toscana Parte3:
MONTEPULCIANO.
Questo è uno dei paesi che più apprezzo nella zona, anche se chiamarlo paese è un po' limitativo, viste le dimensioni.
Si sviluppa in altezza, perciò bisogna armarsi di pazienza e prepararsi a fare una bella passeggiata fra vicoli, viuzze, vecchie botteghe di chi lavora il cuoio e la pelle, oppure il rame, prima di arrivare nel punto più alto, la Piazza Grande, dove fra l'altro spiccano il duomo e il palazzo comunale.
Ieri il paese era assediato dai turisti perchè, fra le altre cose, da venerdì è cominciata la settimana che si concluderà con il Bravio delle Botti, tipica festa che si disputa ogni anno fra le 8 contrade e che consiste nello spingere (gli "spingitori" sono 2) lungo le salite del paese una grossa botte da 80kg.
In questo salire fra vicoli e stradine ci si imbatte nell'osteria dell'Acquacheta, il cui sottotitolo è "dall'Oste Mordace".
Il perchè di questo nome è presto detto: l'oste mordace è colui che propone la migliore fiorentina alla brace.
A parte questo gioco di parole, l'oste mordace, nella persona di Giulio Ciolfi, è l'anima carismatica di questo locale.
L'osteria è piccola, non più di 30 coperti, in un'unica sala con le volte in pietra, come nelle vecchie cantine, tavoli grezzi di legno, dove si prenota il posto e quindi ci si ritrova a mangiare con altri avventori sconosciuti.
In fondo alla sala, una cucina rialzata, con il forno a legna sulle cui braci viene cotta la "bistecca", ed una lombata su un enorme ceppo di legno pronta per essere tagliata in fiorentine, filetto e controfiletto sotto gli occhi di tutti.
Alle pareti, una lavagna è molto esplicita: "I clienti buoni non rompono i c.... "
"Il formaggio gratis è solo nella trappola del topo"
"Si risponde solo a domande intelligenti"
"L'acqua ed il vino rosso della casa si bevono dallo stesso bicchiere"
Fatta questa piccola presentazione, ci sediamo al tavolo intorno alle 14.00, dopo aver prenotato passandoci a mezzogiorno -impossibile sperare di trovare posto senza aver prima prenotato.
Il menu è semplice e recita che "il coperto, il pane, l'acqua e lo sconto sono compresi nel prezzo".
Cosa interessante, però, è che tutto viene assolutamente fatto in casa, pane compreso, che è ottimo, nonchè marmellate, sughi e dolci utilizzando prodotti locali.
E' presente anche un menu del giorno, scritto a mano.
Dopo un rapido sguardo ai piatti dei vicini, scegliamo di prendere un antipasto di salumi toscani, per poi buttarci su una fiorentina.
Ci viene quindi portato un piatto con dell'ottimo prosciutto toscano tagliato a mano (un altro detto dell'oste è che "da quando hanno inventato l'affettatrice, il prosciutto non ha più lo stesso sapore"), del salame, della finocchiona, del lardo e della coppa.
A questo punto, ecco l'oste arrivare al tavolo e disegnarci sulla tovaglia di carta gialla la forma della fiorentina, i tagli e le quantità che si possono fare.
Decidiamo per la bistecca intera, e seguendo l'oste mentre si avvicina alla lombata lo vediamo tagliare la bistecca, che subito dopo ci viene portata chiedendo se può andar bene.
1,750 kg. Via con le danze.
Una fiorentina squisita, morbida e saporita.
Favoriamo la degustazione della carne bevendo il vino rosso della casa, davvero buono, e l'immancabile acqua.
Alla fine, quel che rimane è soltanto l'osso, e fortuna vuole che visto l'orario sia già finita la torta della nonna, che avremmo preso solo per sentirla e non per la fame.
Scoppiando, ordiniamo due caffè ed il conto.
Quest'ultimo, manco a dirlo, ci viene fatto dall'oste tuttofare sulla solita carta gialla usata come tovaglia.
Alla fine il conto è di 64€ in tutto, in due (la fiorentina viene 3,00€ l'hg), onestissimo.
Usciamo verso le 15,30, pieni e soddisfattissimi, quasi rotolando come le botti che fra una settimana correranno per il paese
Consigliatissimo
Consigliatissimo!!