Sgrassuleda
Scritta il: 20/02/2010 Difficolta: Principiante Tempo: 40 minutiIngredienti
gr. 500 di interiora di bovino (preferibile intestino e sacca stomacale)
gr. 300 di lardo di Colonnata
mezzo litro di brodo di Strutto
2 hg di pancetta
due cucchiai d'olio
pistà di lardo
gr. 200 di frattaglie (ciccioli) di maiale
Procedimento
La ricetta è per 3 persone. E' un piatto della tradizione piacentina, dal dialetto "Cicciolata", invernale, molto calorico ma adatto anche a pic-nic con gli amici. E' infatti possibile sgranocchiarlo in comodi involucri di carta.
Preparare una terrina facendo sciogliere lo strutto a fuoco lento. Aggiungere le interioria e le frattaglie poco alla volta mescolando bene. Quando le frattaglie hanno raggiunto un colore roseo e sono ben amalgamate con la terrina, aggiungere, a spicchi, le fette di lardo.
Servire caldo e croccante con i ciccioli - intinti nella pistà di lardo - pronti ad accompagnare con la scarpetta questo gustoso piatto della tradizione contadina.
Preparare una terrina facendo sciogliere lo strutto a fuoco lento. Aggiungere le interioria e le frattaglie poco alla volta mescolando bene. Quando le frattaglie hanno raggiunto un colore roseo e sono ben amalgamate con la terrina, aggiungere, a spicchi, le fette di lardo.
Servire caldo e croccante con i ciccioli - intinti nella pistà di lardo - pronti ad accompagnare con la scarpetta questo gustoso piatto della tradizione contadina.
Sì, forse è sbagliato. Abbiamo recuperato la ricetta da un vecchio quaderno di una amica di famiglia, che la faceva quando eravamo piccoli. Sì, a dire il vero non garantiamo sulla correttezza della ricetta!
facciamo una cosa: io cucino, per cui la prima sera che ho tempo accendo i fornelli e provo....poi ti so dire, perchè di per sè il mix tra suino e bovino è interessante ed inusuale..... ciao
No, non farlo. Anzi, adesso togliamo la ricetta, ci hai fatto venire un po' di dubbi, magari le dosi sono sbagliate. E' troppo quello strutto, effettivamente!
Non togliere la ricetta, guarda che lo strutto serve solo per la cottura, poi va tolto pressando in un panetto le frattaglie che intanto si sono seccate ed hanno preso colore ed aroma. Qui siamo di fronte ad una ricetta antica, te lo posso dire io che di ricettari ne ho circa 100 in casa, che insegna ad utilizzare il trippino di suino, che oggi finisce dentro alle mortadelle e che viene utilizzato ancor oggi tal quale solo nei ciccioli marchigiani, e nella bassa romagna nel circondario di Morciano, che sono aromatizzati con alloro e che dopo la cottura e torchiatura vengono salati e tritati. è un pezzo di storia gastronomica emerso dal passato, molto, molto interessante. un saluto.
Complimenti per la competenza benandante,comunque se vuoi alcune notizie piu' precise sul trippino di suino, ti posso dire che va solamente nella mortadella (bologna) dop e non in quelle di scarsa qualità, per quello che riguarda i ciccioli hai ragione, i trippini che ormai importiamo dalla danimarca perchè dei nazionali non ne abbiamo a sufficienza sarebbero sprecati nei ciccioli, anche perchè il trippino rispetto ai tagli e ritagli che si mettono all'interno sia dei nostri ciccioli montanari che campagnoli diventa quasi un ingrediente nobile per le sue qualità che deve svolgere all'interno dell'amalgama.
Pensa se quando vai in un qualsiasi ristorante da gnocco e tigelle, ti portassero come affettato: un po' di ciccioli montanari,mortadella dop,coppa di testa,ed infine anche un po' di salame rosa, addio al colesterolo ma sai che bontà.
A risentirci buongustai...
Pensa se quando vai in un qualsiasi ristorante da gnocco e tigelle, ti portassero come affettato: un po' di ciccioli montanari,mortadella dop,coppa di testa,ed infine anche un po' di salame rosa, addio al colesterolo ma sai che bontà.
A risentirci buongustai...
[benandante]
2010-02-22