Qualche giorno a Siena a cavallo del capodanno. Stasera usciamo a mangiare; scegliamo questo ristorante pizzeria in piazza del Campo, non sembra troppo turistico. Arriviamo verso le 21 meno un quarto, ci accoglie un gentile ragazzo. Possiamo scegliere il tavolo, pochissimi sono impegnati. Oltre ai posti fuori sotto il telone riscaldato ci sono quelli all'interno che appare assai rustico, un po' per scelta e un po' per “condizione”.. E' suddiviso in tre sale da colonne e archi, muri e soffitti intonacati, cotto ai pavimenti, vecchie porte pseudo-medievali in legno, tavoli e sedie impagliate sempre in legno. Ad ornare il locale sono appesi quadretti, suppellettili, bottiglie di vino e uno spadone antico, presumo simbolo del locale.
I tavoli sono apparecchiati un po' alla buona, tovaglioli e tovaglietta di carta, bicchieri tipo coppe o tazze in ceramica smaltata tipo sacro graal o giù di lì, carine. E in più sono doppi, per acqua e vino. Menù alla mano notiamo buona scelta di pizze, primi e secondi tipici e nazionali. Subito da bere ordiniamo acqua gasata e naturale, una più una, una birra media (discreta), due lattine di aranciata. Dimenticavo, siamo in 4 persone.
Per partire prendiamo una serie di antipasti: un gran tagliere di salumi tipici, per due; due piattini di patatine fritte, un misto di verdurine e un tortino di crema di funghi. Tagliere eccellente per varietà, qualità e quantità: salami, pancetta, fesa, coppa, prosciutto e bruschettine con patè di fegato, slurp! Verdurine manco le ho viste, ero tutto preso da sua maestà il “maiale”! Tortino ai funghi molto buono e delicato. Ovviamente parte di queste numerose portate hanno accompagnato anche il proseguo della serata con le altre portate. Altre portate costituenti da tre pizze: una bianca con speck, una mozzarella-pomodoro col salame piccante e una prosciutto cotto e funghi; il sottoscritto, in vena di pietanze locali, ha ordinato un primo ossia pici al cinghiale. Dopo un tempo un po' lungo ma ragionevole arrivano le pizze e la pasta: pizze ordinarie, nelle dimensioni e nel gusto, discrete ma non eccezionali, condite abbastanza bene, buonine. I pici non mi hanno soddisfatto pienamente perché la pasta non è quella casereccia, bensì è quella artigianale, troppo liscia e regolare, sembrano bucatini anziché pici; ragù di cinghiale invece molto buono e saporito. Comunque un buon piatto e buona quantità.
Per finire un caffè e due limoncelli, tutto discreto.
Il locale si è un po' riempito ma non di turisti, erano persone del luogo.
Riporto lo scontrino:
Beveraggio: acqua liscia € 2,00
acqua gas € 2,00
2 lattine di fanta € 5,00
birra media € 4,50
Antipasti: tagliere salumi tipici € 15,00
insalata mista € 4,00
tortino alla crema di funghi € 7,50
2 patatine fritte € 6,00
Pizze: bianca con speck € 7,50
salame piccante € 8,00
prosciutto cotto e funghi € 8,50
Primi piatti: pici al cinghiale € 7,50
Altro: caffè € 1,50
2 limoncelli e 4,00
Servizio 10%: € 8,30
Totale € 91,30 arrotondati a 91 in quattro, che a testa fanno poco meno di € 23.
Il servizio è stato discreto, non troppo veloce ma neanche lentissimo. Bagni in ordine e puliti.
Tutto sommato è andata benino; certo, si poteva mangiare e bere qualcosa di più tipico, ma la compagnia non era in vena di sperimentazioni, purtroppo. Quello che abbiamo preso è stato complessivamente abbastanza apprezzato e la spesa relativamente contenuta. Ambiente bellino, rustico, senza troppi fronzoli. Il mio giudizio è tre cappelli un pochino arrotondando per difetto. Consigliato.
Consigliato!
[Reginalulu]
16/01/2011