Ci passo vicino spesso, ma per andarci proprio, alle regaste di S.Zeno, e in questo periodo, bisogna andarci apposta, perché ci sono i lavori in corso (per un parcheggio coperto) che bloccano tutto il traffico attorno alla Basilica del nostro Santo patrono, il quale, scherzo del destino per il sindaco del nostro capoluogo, era un nero africano.
E' appena stato eletto il Papà del Gnoco, la principale maschera veronese, nata circa 500 anni fa da una carestia dopo l'ennesima alluvione dell'Adige, per ricordare colui che il venerdì di carnevale si mise a distribuire, davanti alla Basilica di S.Zeno, gnocchi di patate alla popolazione affamata.
Dunque parlerò di dolci legati al carnevale veronese.
“Non solo pane” è il nome della panetteria e grissineria sanzenate, situata all'inizio delle regaste e alla cui visita sono stato indotto, per curiosità, da un altro utente di GM (che ringrazio della fiducia), il quale ne frequenta i gestori quando è in campeggio in vacanza con loro.
Per chi fosse interessato a questa rivelazione, le regaste (o rigaste) sono una sorta di rialzamento dell'argine del fiume Adige (a Verona presente anche a S.Stefano) tramite un muraglione, una massicciata, che le differenziava un tempo dal resto delle rive naturali del fiume, queste ultime senza argini rinforzati.
Il quartiere di S.Zeno è un quartiere popolare e popolare è la sua architettura. Diversamente dalla media che lo circonda, il negozio è particolarmente carino e particolare, con una vetrina inquadrata nel verde di bande metalliche con scritte in corsivo bianco. Dentro è ugualmente arredato bene; voglio dire, non è un normale panificio, il soffitto è ricamato in oro e ribassato con un colore rosa carne, bello.
S.Zeno è uno dei quartieri antichi di Verona dove la tradizione carnascialesca è più forte, anche dal punto di vista culinario. Mi oriento subito sui dolci tipici veronesi che si fanno nel periodo del carnevale e cioè:
- galàni (sfoglie sottili con più o meno gli stessi ingredienti delle favète, sempre fritti in olio bollente e spolverizzati con zucchero a velo, a volte ci si aggiunge vino, a volte succo d'arancia)
- rufiòi (come i galàni, ma racchiusi a mò di raviolo, con un ripieno interno di a volte di marmellata e amaretti, a volte di cioccolata, a volte come in questo caso con mele e pinoli e una spolveratina di cannella)
- frìtole (agglomerato rotondeggiante, fatto di farina, lievito di birra, uva passa, pinoli, frutta candita, un po' di liquorino, sempre fritte in olio bollente e spolverate con zucchero a velo), di due tipi: con l'uva passa e con le mele. Ci sono anche quelle ripiene di crema, ma io non le prendo.
Non ci sono le favète (castagnole tonde, piccole, fatte con farina, uova, burro e scorzette di limone, fritte in olio bollente e poi spolverizzate con zucchero a velo), peccato.
L'etimologia dei termini è facile per favèta (piccola fava), abbastanza per i rufiòl (da raviolo), un po' meno per frìtola (simile, per consistenza, all'organo genitale femminile, che in dialetto veronese ha anche questo appellativo), difficile per galàn, che non deriva dal cognome dell'attuale Ministro dell'Agricoltura ex Presidente della Regione Veneto (semmai è il contrario) e che non sono riuscito a capire da cosa nasce. Tra l'altro i galàni vengono fatti in tutta Italia, cambiano solo nome (chiacchiere, rosoni, sfrappole, intrigoni, sprelle...).
Ho comperato, con l'occasione, anche tre ciabatte morbide.
Simpatico il panettiere, devo averlo visto da qualche altra parte, tranquilla la moglie.
Il conto è stato di 9,51 euro arrotondati a 9,50.
Il prezzo del pane (non ho visto il prezzo unitario sulla bilancia, ma si aggira sui 3 euro al kg.) è nella norma, un po' caretti i dolci, a 23 euro il kg., ma siamo anche in centro a Verona (qui da me costano 20 euro/kg.).
A casa, a pranzo, assaggiamo il tutto: galàni buoni (normali), il rufiòl era uno solo, gigante e buonissimo, ottime le frìtole con le mele, abbastanza scadenti le frìtole con l'uvetta passa (erano un po' stoppose, probabilmente non erano fresche), pane niente di particolare.
Consigliato!
[Al Fatòr]
17/02/2011
Dire GRAZIE mi sembra il minimo che possa fare!!!
Quando tra qualche mese rivedrò il caro Ugo, il panettiere simpatico, in campeggio avrò di chè parlare dopo questa tua visita su commissione.
per me resta difficile farci un salto ma con la tua recensione tutto è diventato vicino e di semplice lettura.
Hai fatto contento un utente.
Batti un colpo quando e se passerai per la mia città di Carpi o nelle vicinanze, faremo un incontro... a tavola!!