L’occasione del pranzo era data dall’incontro con gli amici di Ferrara che ci vengono a trovare almeno un paio di volte all’anno, e noi chiaramente tutte le volte che possiamo contraccanbiamo, dico era perché a causa di un loro problema familiare è sfumato, così un’incontro tra amici si è trasformato in un pranzo tête à tête
il locale era stato scelto per questioni logistiche e per l’ottimo rapporto qualità prezzo che si evince leggendo le precedenti recensioni, quindi dopo aver trasformato qualche giorno prima la prenotazione da 4 a due, ci rechiamo puntuali al ristorante
è un casolare ristrutturato, con all’interno i colori spugnati del giallo ocra e rosso terra bruciata, appesi al soffitto vari attrezzi contadini tra i quali una ruota da carretto, degli affumicatori da apicoltore (credo), un vecchio giogo usato per attaccare i buoi all’aratro, tavoli e sedie di legno completano un gradevole ambiente rustico suddiviso in tre sale per una capacità complessiva di più di 100 persone
i bagni normali ma puliti, uno fornito di fasciatoio che è sempre un’ottima idea vista la quantità di infanti presenti nella veranda; un consiglio per gli avventori futuri, state attenti dopo esservi lavati le mani quando prendete le salviette, la chiusura del dispencer dev’essere difettosa e rischiate che all’improvviso vi si apra sul naso come è quasi capitato a me
ma veniamo al pranzo, visto che domenica non fanno gnocco e tigelle e noi non andiamo matti per i secondi “al forno” decidiamo di puntare decisamente sui primi e ordiniamo un’assaggio dei tre disponibili a menù;
Totelloni burro e salvia, arrivano praticamente in just in time, giusto il tempo necessario alla cameriera per andare in cucina e prelevare il vassoio di portata, sono a pasta sfoglia sottile gialla e verde, ripieni di ricotta freschissima e spinaci, di buone dimensioni ma leggermente lunghi di cottura, buoni
dopo circa 30 minuti arrivano le Rosette, una con formaggio e asparagi e l’altra con speck e gorgonzola, delicata la prima , decisamente più saporita la seconda, buone
a distanza di un’ora dal nostro arrivo riusciamo finalmente ad avere l’ultimo dei tre primi,
Tortellini in brodo, con sfoglia leggermente troppo spessa, ripieno di finissimo macinato di maiale con parmigiano e noce moscata però non pervenuti, brodo gradevole ma forse leggermente troppo sgrassato, buoni ma come gli altri due non eccezionali
come secondi la scelta era tra roastbeef, scaloppine ai carciofi, un’altro che non ricordo e involtini gratinati, scegliamo questi ultimi con contorno di patate al forno,
gli involtini sono di maiale con mortadella e formaggio, all’esterno una panatura al finocchietto che gli dona una gradevole punta piccante, per me la portata migliore di tutto il pranzo, per me ma non per la Sabry che li lascia nel piatto, le patate sono tagliate molto piccole con frequenti zone bruciate, qualcuno di mia conoscenza le avrebbe sezionate modello autopsia , buone anche queste ...come i primi
da bere una bottiglia del loro lambrusco, secco, poco “spumoso” e con un fondo amarognolo poco gradevole, di certo non tra i miei preferiti ne berrò giusto un paio di bicchieri annaffiato con l’acqua naturale che al nostro arrivo era già sul tavolo
anche sui dolci la scelta è limitata a 4 e sono semifreddo al croccantino, rotolo ai frutti di bosco, semifreddo al limone e torta di mele, scegliamo i primi due
il semifreddo era praticamente mascarpone con croccantino sminuzzato all’interno mentre il rotolo era composto da un’ottimo pan di spagna con all’interno marmellata ai frutti di bosco, sicuramente migliore quello della Sabry (il primo) che il mio
nella precedente recensione del locale si era disquisito sul rumore causato da alcuni commensali, beh questa volta non c’erano adolescenti con picchi di testosterone o pensionati avvinazzati che cantavano a squarciagola “Bella Ciao”, il locale era pieno di persone composte ed educate ma il normale vociare della gente si amplificava dando origine ad un frastuono che ci rendeva difficoltoso sentire la cameriera che ci parlava a non più di un metro di distanza; o è l’acustica del locale o la nostra posizione vicino alla porta del bagno è sfortunata e per un fattore di rifrazione acustico tutto il rumore si riversava nel nostro angolo modello anda sismica
niente caffè, niente amaro e dopo quasi due ore andiamo a pagare alla cassa 25 euro a testa, onestamente non ho ben capito come funzioni, rileggendo le altre recensioni solo altre quattro volte nell’utimo anno si è arrivati a quell’importo, forse dipende dai giorni, tipo alla domenica si paga 25, al sabato 22.5 e durante la settimana 20?! Boh! non sono stato a chiedere anche perchè non ha molta importanza
3 cappelli per me sono più che sufficenti, 3 cappelli si ma consigliato anche no
Consigliato!
[lagazzella]
16/04/2012
senza volere entrare nel modo più assoluto nel giudizio della tua recensione per ovvi motivi, volevo provare a risponderti nel merito al problema che hai sollevato sull'acustica.
Difficilmente il problema lo si riscontra in un angolo, le onde del riverdero normalmente si diffondone all'interno di tutta la sala rimbalzando da una parte all'altra, provocando i disturbi che spesso si riscontrano o vengono lamentati, ma non si riperquotono solo in una zona, o ci sono o non ci sono.
Solo uno studio preventivo seguito da un investimento economico atto ad applicare idonei materiali evita il rimbalzo delle onde smorzandole e attenuando questo riverbero,
Saluti
a proposito se giovedì sarai presente avrò il piacere di conoscerti di persona e non solo di vederti in foto