Il ristorante Vittorio si trova infatti a Cesenatico nei pressi della darsena, non fa infatti parte della miriade di ristoranti presenti sul porto canale progettato da Leonardo da Vinci. Il locale è attrezzato con ampio parcheggio e con possibilità di mangiare all'esterno durante la stagione estiva. Da fuori la struttura è piuttosto anonima, non fa parte insomma, di quei locali in cui entri perchè te ne innamori a prima vista.
L'interno del locale è abbastanza ampio con tavoli molto distanti, tovaglie candide e poltroncine di paglia. Molto ampi e puliti i bagni, che sono spesso lo specchio del locale. Il servizio è veloce, elegante e competente, spicca inoltre, come il suo accento romagnolo, la simpatia della titolare.
Abbiamo optato per un menù degustazione da 50 euro, che dava la possibilità di scegliere tra 2 diverse alternative per ogni portata, essendo in 8 abbiamo fatto 4 e 4, in modo da poter assaggiare più piatti possibili. Come vino abbiamo iniziato con un gewurztraminer della cantina haderburg, presso il cui stand al vin italy abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza della titolare di questo locale e del suo compagno nonchè chief del ristorante. Il vino si rivela ottimo con un profumo intensissimo e un altrettanto persistenza al sapore data dalla grande gradazione alcolica, 14°. Inizialmente ci viene servita come entrèe, in una ciotolina composta da farro in un brodetto di pesce fatto con gallinella di mare e vongole, davvero molto saporito, un ottimo modo per stuzzicare l'appetito. I due antipasti che ci vengono serviti sono: mazzola gratinata servita con insalatina di carciofi freschi e un misto di pesce al vapore, tra cui triglia e canocchia accompagnata da un insalatina con al suo interno altro pesce al vapore. Squisiti entrambe con lode in particolare alla triglietta al vapore. Come secondo vino prendiamo un riesling della cantina elena walch, molto profumato anch'esso, ma con un sapore molto più delicato rispetto al primo vino, per evitare la contaminazione di un vino sull'altro ci viene portato un secondo bicchiere da vino, il minimo visto il livello del locale. Il bis di primi era formato da un risotto e da tagliolini alle canocchie, entrambe senza il pomodoro per non coprire il sapore del pesce. Buonissimi entrambe, il risotto ovviamente più delicato mentre il tagliolino una vera esplosione di sapore. Le pance iniziano a riempirsi e fatichiamo a finire le ultime tre mescoline di riso rimaste, ma con "grande" sforzo riusciamo nell'impresa. Come secondo invece frittura e ricciola con invidia, buonissima la frittura per niente unta, talmente leggera da non sembrare neanche fritta e davvero memorabile la ricciola, estremamente gustosa. Come dolce infine era stata ordinata una torta di compleanno, che la titolare ha sottolineato non essere prodotta da loro, in quanto in cucina non è presente un pasticciere e si affidano quindi a una coppia esterna che lavorano appunto solo per ristornati e che hanno una bassa produzione, niente di industriale per intenderci. Accompagnata quest'ultima da una bottiglia di Merlino della cantina Pojer e Sandri, uno dei vini da dolci da me più apprezzati ideale da abbinare al cioccolato. Dopo la torta ci viene inoltre portata una ciambella con gocce di cioccolato appena sfornata.
Il prezzo come anticipato in precedenza è abbastanza alto 60 € a testa, sicuramente la cena li è valsi tutti sopratutto perchè la cucina lavora solo con pesce fresco pescato in zona , ritorneremo sicuramente per assaggiare quelle che secondo lo chief sono il loro pezzo forte, le lasagnette con ragù di pesce.
Imperdibile!!!
[coste66]
30/04/2012