Sono più di venti secoli che Colonnzata sta lassù, sulle pendici delle Apuane. Originario insediamento di schiavi destinati a lavorare nelle cave di marmo in epoca romana, da allora ha sempre accompagnato la propria storia con quella dei cavatori. Colonnata è un borghrtto gradevole, strade strette, case di pietra o sasso, incastonata in un suggestivo anfiteatro montuoso, bello il monumento al Cavatore, nel sagrato della chiesa.
A Colonnata si parla di marmo ma anche di lardo, un prodotto DOP conosciuto in tutto il mondo che qui nasce in modo quasi esclusivo grazie alla presenza di un microclima particolare.
Marmo e lardo, una relazione ben più stretta di quanto potrebbe sembrare. Entrambi bianchissimi,l'uno ha motivo di esistere in ragione dell'altro : la "forza dei cavatori", veniva chiamato il lardo, perchè era il companatico più comodo, semplice, economico ed a maggior resa calorica per gli operai delle cave; d'altro canto la stessa produzione di lardo prevede un passaggio nelle cosiddette conche, grandi vasche di marmo, appunto, che garantiscono le migliori condizioni per la stagionatura.
Marmo e lardo, stessa storia, stesse origini, stesso posto.
E se ci si ferma a cena a Colonnata è doveroso, ovviamente, fare la conoscenza con sua maestà il lardo DOP.
Con Angela scopriamo una trattoria molto caratteristica e tranquilla, l'Osteria nella Pia', situata nei pressi di una piazzetta ai margini del paese.
Ci sistemiamo nel dehors estivo, ben ventilato nonostante che la giornata fosse stata caldissima. Al giovane cameriere, molto sollecito e garbato, ordiniamo un antipasto ciascuno,
Per me un Antipasto delle Alpi,fette di lardo di Colonnata con miele di castagno : abbinamento indovinatissimo, dove il dolce del miele smorza, esaltandolo in modo sinergico, il sapore deciso del lardo. Un lardo morbido, tagliato a fette sottilissime, che si scioglie in bocca, eccezionale.
Madame invece ordina un Antipasto dell'Osteria, composto da lardo, pane croccante, acciughe sott'olio, buono ma non al livello del mio.
Come primo ordino i testaroli con cacioricotta, lardo e pomodoro. I testaroli sono una specialità della Lunigiana, sottili crespelle fatte con acqua e farina, di forma quadrata o romboidale. Un piatto delicato ma molto particolare, nel mio caso il cacioricotta leggermente piccante si sposava perfettamente col lardo e il pomodoro.
Mia moglie ha invece ha scelto un piatto di paccheri con lardo e pesto di cime di ortiche, veramente molto buono.
Solo io ordino un secondo, un petto d'anatra lardellato, carne tenera, gustosa, resa ancora più saporita, (c'era da dubitarne?), dalle fette di lardo che l'accompagnavano.
Un buon Vermentino di Luni DOC 2011 Giacomelli ci ha accompagnato durante la cena. Terminiamo con 2 caffè ed una grappa alle fragoline di bosco, molto buona.
Serata e cena particolarissima, un vero e proprio percorso iniziatico ai misteri del lardo di Colonnata. Bello e suggestivo il paese,simpatica l'Osteria,ottimi e originali i piatti che ci sono stati serviti, buono il rapporto qualità prezzo.
Per chi capitasse dalle parti di Massa Carrara una capatina fin quassù sarebbe decisamente consigliata.
Imperdibile!!!
[Zemian]
26/08/2012
Due paroline anche sul vino: il Vermentino di Luni è decisamente gradevole, in particolare quelli della cantina Giacomelli (che ho visitato) si distinguono per un buon rapporto q/p.
Di detta cantina ricordo con piacere "Le Pianacce" (buonissimo ma l'effetto svitaginocchia è garantito, se non ricordo male fa 14,5 gradi) ma anche un "Bianco i Campi"... sembra una bottiglia banale ma in realtà è stata una piacevole sorpresa (anche considerando il prezzo).
Ehm... scusa per l'intromissione.