Sulla via delle Abbazie della birra trappista – 5
Arriviamo a Maredsous, pochi km. sotto Namur e Charleroi.
L’Abbazia è imponente da fuori, grandiosa, in cima ad una collina, in mezzo ad una foresta.
Da distante, dal verde, si annuncia a distanza perché si vede che spunta fuori il doppio campanile.
Noto subito un parcheggio enorme (non pieno quando siamo arrivati noi), tutto dentro in un bosco, a testimonianza che il numero di visitatori in certi momenti è molto elevato… sono stati contati (non so come, ma l’ho letto sul loro sito) più di 400.000 persone all’anno… turismo di massa…
La netta sensazione è che l’Abbazia si sia adeguata a questo turismo di massa.
Una parte di edifici è stata infatti adibita a centro di accoglienza dei turisti, con cafeteria, gastronomia, ristorante, negozio di vendita birre, articoli religiosi, artigianato locale, souvenirs... un grande mercato… di quelli che non so se Gesù Cristo avrebbe apprezzato… (per capirci, molto diverso, più grande e lussuoso di quello di Orval).
E lo scrivono anche sul loro sito: “non si parla più di pellegrini a Maredsous, ma di clienti…”, anche se, si sottolinea (excusatio non petita…), “nessuno è obbligato a consumare”, il centro nevralgico dell’Abbazia non sarebbe il centro d’accoglienza, ma “la chiesa e l’Abbazia”…
I monaci gestiscono il marchio «Abbaye de Maredsous», ma la birra è fatta dall’industria Duvel nelle Fiandre, a centinaia di km. di distanza, e non è neanche granchè a mio giudizio…i formaggi sono fatti a Cléry-le-Petit (France) dalla multinazionale Bel, quella che rifornisce il negozio anche di birra Bel… (?)
Siccome è domenica, e alla domenica sono previsti 600 coperti per il pranzo… noi facciamo solo un giro nel negozio e… verifichiamo che le birre qui costano quasi TRE volte di più del supermercato… 3,45 euro la Triple (prezzo di una singola bottiglia), 2,95 la bruna, 2,35 la bionda…
Alla faccia!
Quindi ci guardiamo bene dal comperarle… avevamo fatto bene a prenderle al supermercato…
Inquadriamo una tartina al fromage (che costa 2,20 euro!), giusto per dire che abbiamo assaggiato… … ce ne andiamo sull’erba, in un angolino all’ombra, a mangiarci le nostre olive, il fido crottin de Chavignol, una Chimay blanche, pane integrale e uno yogurt al mirtillo presi al supermercato… non prima di aver fatto visita ai loro servizi igienici… che costano 40 centesimi a persona…
… come ospitalità non c’è che dire!
Mi ha anche innervosito ulteriormente il fatto che ho dato 90 centesimi per me e mia moglie… e non mi hanno restituito il resto di 10 centesimi…
Poteva andare meglio?
No, con questa impostazione non credo che potesse andare meglio.
Diciamo che io ho lasciato giù qualcosa…
Loro a me hanno dato sensazioni non gradevoli, oltre alla possibilità di lasciar giù qualcosa (a pagamento e con sovraprezzo).
Il giudizio è determinato dal fatto che, rispetto ai proclami, i fatti sono poi parecchio diversi.
Per l’esperienza che ho avuto io, peraltro probabilmente limitata, sconsiglio di andare all’Abbazia di Maredsous.
...
[Zemian]
04/09/2012
Scherzi a parte dal tuo racconto emerge un via via crescente disagio, quel disagio che si prova in un luogo dove non ti senti ospite o visitatore ma unicamente una fonte di (alto) profitto.
Ovviamente nessuno lavora per la Gloria (Gaynor) ed alcune economie locali vedono nel turismo una preziosa fonte di sostentamento, tuttavia credo fermamente che atteggiamenti così smaccatamente consumistici allontanino un certo tipo di turismo... quel turismo che, come il sottoscritto & famiglia (e, da quello che capisco, anche come Carlo), tradotto in dobloni spende molto più quando si sente gradito ospite piuttosto che un pollo da spennare...