Dopo due mesi di dieta stretta, in cui non ho sgarrato neanche un poco (e può sembrare strano per chi mi conosce, ma è così… e i primi risultati si vedono!!!), mi concedo un’uscita. Siamo io, mio marito e una coppia di amici, la meta è Lido degli Estensi. E' una bella e tiepida giornata di fine estate e questo ci invoglia a passeggiare all’aperto e a rivedere il mare. Dopo la passeggiata sulla spiaggia, percorriamo un tratto dell’ampio viale pedonale costeggiato dai negozi e dai ristoranti e ci fermiamo in un locale che i nostri amici conoscono e apprezzano molto, Le vele.
Non abbiamo prenotato, avendo deciso la meta della gita solo in mattinata, ma non c’è problema, infatti ci sono pochi clienti per essere domenica. Del resto, siamo ormai fuori stagione e poi il locale è ampio e contiene molti tavoli. Bello e semplice l’arredamento, giocato nei toni del legno e del giallo luminoso, ampi e pulitissimi i bagni, spaziosa e altrettanto pulita la cucina a vista, impeccabili e cortesi ma non invadenti i camerieri in divisa.
Ci accomodiamo in un tavolo vicino alla veranda che dà sul viale e subito un gentile cameriere ci porta i menù e ci offre un calice di prosecco e una pizza sottile tagliata a spicchi come benvenuto. Offerta molto gradita, la pizza è veramente buona, appena fatta e saporita… e poi io son due mesi che non tocco pizza!
Leggiamo i menù, contengono pietanze di pesce e di carne, oltre a una lunga lista di pizze. Dietro consiglio del mio amico, ci “buttiamo” sul pesce, a parte la nostra amica che non lo ama molto.
L’ordine è il seguente:
due insalate di polpo, da dividerci in 4
3 spaghetti allo scoglio
1 tortelloni di zucca al burro e salvia
1 bottiglia d’ acqua frizzante
Mezzo litro di vino bianco frizzante in caraffa
I piatti non si fanno attendere e si presentano molto bene. Non solo, sono veramente abbondanti, meno male che abbiamo deciso di dividerceli. Io, per non esagerare con lo “strappo” alla dieta, assaggio un quarto soltanto dell’ insalata ed è buonissima. Mai mangiato un polpo tanto tenero e gustoso, seppur non condito (a parte, per chi vuole, ci sono olio e sale); è servito insieme a insalatina fresca e croccante e a ottime patate.
Il vero piatto forte è però il nostro primo: gli spaghetti sono serviti in un piatto enorme e sono tantissimi e veramente super conditi, tanto che non solo io ma perfino i due uomini mangioni faticheremo a finirli! Iniziamo comunque l’ardua impresa, con tanto di bavaglino per non sporcarci e di piatto per i gusci. La pasta è cotta alla perfezione, forse un pelo troppo unta (ma me ne accorgo solo io che mangio scondito e non salato da un po’), il sughetto al pomodoro è delizioso e i pesci ( cozze, vongole, gamberi e gamberoni) sono tanti e superlativi. Mi ripeto: mai mangiati spaghetti allo scoglio tanto buoni!
Anche la nostra amica è soddisfatta dei suoi tortelloni, abbondanti e con un buon ripieno di zucca senza amaretto come piacciono a lei.
pure il vino, seppure in caraffa, scende giù che è un piacere.
Dopo il primo, il secondo non ci sta proprio. Pensare che Mauro voleva assaggiare la frittura, ma il previdente cameriere gli aveva a suo tempo suggerito di aspettare ad ordinarla, conoscendo le porzioni… complimenti all’onestà!
Il dolce però ci sta, vuoi perché sono in carenza di zuccheri da tempo vuoi perché vediamo sfilare piatti meravigliosi. Ordiniamo due dessert da dividerci in 4 (anche se poi saremo noi femminucce a mangiarne di più, eh eh):
tortino di cioccolato con lamponi per la mia amica
millefoglie con crema di mascarpone per me.
Anche questi piatti, fortunatamente meno abbondanti ma non esigui, si presentano benissimo. In particolare la mia millefoglie sembra una corolla di fiore, i petali sono sfoglie di pasta croccanti e spolverate di zucchero; tra un petalo e l’altro si cela una buonissima e soffice crema di mascarpone fatto in casa. Divino!
Molto buono anche il dolce della mia amica, anche se è diverso da come ce lo aspettavamo. Il tortino è di pasta gialla, al suo interno ha una composta di lamponi ed è spolverato di cacao; pensavamo di vedere la frutta intera accanto a un tortino di cioccolato, bò. A parte questo, il sapore è delicato e invitante.
Concludiamo il pranzo con 4 caffè e paghiamo un conto complessivo di 122,50 €, assolutamente ben spesi.
Siamo stati benissimo e sicuramente torneremo. Ora non ci resta che digerire nella vicina Comacchio (incantevole borgo con i caratteristici ponti), terminando in bellezza questa piacevole domenica. E l’indomani è lunedì, si ritorna alla dieta e al lavoro… in una sede provvisoria per ora, ma si ricomincia, sperando in un anno migliore!
Consigliatissimo!!
[joy]
27/09/2012