Erano veramente almeno 15 anni che non tornavamo in questa pizzeria, non ci tornavamo non perché non ci piacesse la pizza, ma perché la musica era troppo alta e praticamente non si riusciva a parlare.
Qualche settimana fa un'amica mi ha detto che la pizza è ancora buonissima, la musica non è più così alta e non è più solo rock e hard rock. Così abbiamo deciso di riprovare ed è stata proprio una bella conferma!
Il locale si è ulteriormente arricchito negli anni di cimeli (chitarre, dischi di vinile appesi in un moderno soffitto a cassettoni), gadget musicali e anche dei pezzi speciali come un vero juke-box, una libreria simile a una cabina telefonica inglese (old stile).
C'è ancora la colonna vicino alla cassa ricoperta di strati di cartoline sia le vecchio stile (cioè stranezze dal mondo) e stile recente ovvero foto digitali stampate e spedite con tanto di francobollo da tutto il mondo. Una specie di versione XIX secolo dei graffiti delle caverne che portavano testimonianza delle prodezze fatte (una volta la caccia oggi i viaggi).
A scrivere questo mi viene da pensare che nel XXI secolo con i vari Instagram, facebook, whatsApp e company non hai nessun ricordo, niente, se non sei on line. Passiamo oltre.
Il proprietario è ancora lui, Sandro, ho dedotto che adesso sia detto Kata da alcune scritte che ho letto nel locale. La sera che siamo andati noi ha fatto tutto lui cameriere e pizzaiolo, calibrando ottimamente i tempi tra un tavolo e l'altro. Quando siamo arrivati un tavolo era occupato da una coppia che stava mangiando, un tavolo da tre aveva appena ordinato, altre tre persone sono arrivate poco dopo di noi.
Ha apparecchiato il nostro tavolo con tovagliette di plastica con la riproduzione di un disco di vinile e ha preso le ordinazioni del bere: acqua naturale e gassata, coca e birra media. Dal menù abbiamo poi ordinato una pizza Spic e span (bianca, speck e noci) per me come ai vecchi tempi, una pizza con asparagi, salsiccia e funghi porcini, una salsiccia e pancetta.
Mio figlio ha voluto portare a casa la metà pizza che non è riuscito a mangiare, tanto gli era piaciuta.
Le pizze sono sempre sottilissime e molto ben farcite. Si sente che gli ingredienti sono scelti, insomma sono buonissime! Di ingredienti scelti se ne parla più spesso per i ristoranti, non altrettanto spesso per le pizzerie.
Per la pizza qualcuno guarda più al prezzo, a questi dico che in questa pizzeria una pizza forse costa 2-2,5 € in più, ma sono ben spesi, sia perché sono gustose sia perché sono digeribilissime.
Dopo la pizza non abbiamo preso dolci, siamo andati direttamente al conto.
Alla cassa ci ha offerto un amaro, io ho scelto un mirto, molto buono, prodotto da un agriturismo sardo.
Poi ci siamo soffermati a parlare delle cartoline, della sua collezione di sottobicchieri da birra, delle birrerie d'Olanda, dei viaggi.... A Sandro non è mai mancata la parlantina...
Voto 4 cappelli!!
Consigliatissimo!!
[PIPPI]
16/07/2014