……e dopo Malga Dignas raggiungiamo Forcella Dignas, la PorzeHutte è solo duecento metri più in basso, il cielo promette acqua ma percorrendo il ripido sentiero anziché la strada militare siamo a tavola dopo nemmeno venti minuti.
Pochi minuti e le cateratte del cielo si aprono, ma noi siamo al coperto in questo splendido rifugio alpino austriaco.
Una birra media, una coca, un mezzo litro d’acqua e mentre Andrea si spara una Bratwurst mit Kartoffeln und Sauerkraut, io e Gherta ordiniamo un gigantesco piatto di Kaiserschmarren mit Apfel Konfiture , in realtà io preferisco l’accompagnamento con la marmellata di mirtilli, ma qui il menù non lo prevedeva.
Ma torniamo un attimo al rifugio, è veramente molto bello, tutto in legno compreso panche e tavoli, al piano di sotto i bagni (pulitissimi) ed anche le docce, al piano superiore le camere, menù proposto in lingua tedesca ed in lingua italiana e personale che parla meglio l’italiano che io il tedesco (bello sforzo).
Molto gentili ma la fermezza teutonica la fa da padrone, eppure la Bratwurst è stata chiesta senza l’accompagnamento dei crauti e non hanno fatto una piega.
Ma è il nostro piatto che è stratosferico, sapore non troppo “ovoso”, dolce al punto giusto, con una sapiente spolverata di zucchero al velo ed a parte una tazza di marmellata di mele di ottima qualità, quantità industriale, d’altro canto, creato per errore, divenne il dolce preferito dall’imperatore Francesco Giuseppe.
Per non lasciare nulla al caso Andrea mangerà una bella fetta di Apfelstrudel, perdonatemi queste divagazioni in lingua tedesca, ma visto che siamo di là dal confine, chiamiamo i piatti con il loro nome.
Breve traduzione:
Bratwurst mit Kartoffeln und Sauerkraut = salsiccia con patate e crauti (ordinata senza crauti)
Kaiserschmarren mit Apfel Konfiture = frittata dolce con marmellata di mele
Apfeltrudel = strudel di mele
Il conto è, come spesso accade, più economico che a casa nostra, con poco più di 11 euro a testa siamo usciti satolli e pronti ad incamminarci sotto l’acqua sulla strada del ritorno.
Stavolta scegliamo di percorrere la strada militare, meno ripida e viscida, e quasi al termine della salita, uno splendido arcobaleno doppio ci saluta portando anche una bella schiarita.
Ne è valsa la pena ed assegno un cappello supplementare.
Imperdibile!!!
[tata]
27/09/2014