Finalmente si presenta l’occasione per provare questo circolo un giovedì sera, giornata in cui si possono assaggiare anche i borlenghi. Siamo noi 4 più i miei suoceri. Fidandoci del piccione viaggiatore che è in mio suocero ci troviamo fuori strada e costretti a telefonare per avere delle indicazioni (il nonno di sera aveva perso i suoi punti di riferimento!). Nel giro di pochi minuti comunque arriviamo a destinazione e veniamo fatti accomodare in sala in un bel tavolo ampio e molto profondo, dove siamo stati veramente comodi. La sala era riscaldata da una stufa a gas che faceva un bel caldo a starle vicino ma che riscaldava in maniera appena sufficiente il resto dell’ambiente. L’attesa non è stata lunga ma valutando che in sala un tavolo aveva già finito e un altro si stava abbuffando di borlenghi, speravamo meno, soprattutto perché per i bimbi eravamo già fuori tempo massimo.
Ci vengono serviti: 3 tortellini in brodo (8 €), una tagliatella al ragù e una porzione di tortelloni di ricotta e spinaci col ragù, insieme a una grigliata mista (9 €) per mio marito che salta i primi. La tagliatelle sono abbastanza buone ma la pasta era liscia e il ragù poteva essere più abbondante; va meglio coi tortelloni; i tortellini sono buoni e cotti al dente ma nel brodo a mio avviso si sente troppo il gusto del dado. Come secondo da dividerci decidiamo di prendere 2 porzioni di gnocco e tigelle con salumi e lardo (9 € cad.): il gnocco a me è piaciuto, pezzi rettangolari non tanto grandi e ben fritti, le tigelle invece sono troppo cotte e per niente soffici, basse e poco lievitate. I salumi di medio livello, tutti troppo salati ( pancetta, coppa, ciccioli, prosciutto crudo). Noi 4 adulti prendiamo anche un borlengo a testa (2€ col lardo, 2,50 col salume): chi con prosciutto crudo, chi con prosciutto e formaggio, io classico, col lardo. L’ho trovato molto buono, fin troppo condito e un pelo poco croccante. Niente dolci, solo 4 caffè e portate e lasciate al tavolo, senza doverle chiedere, tre bottiglie di liquori (liquirizia, nocino e limonino) serviti ghiacciati. Io ho sentito il nocino e mi è piaciuto.
Una piacevole scoperta per me è stata il vino; un Sorbara in purezza della cantina Divinja, il loro Unico, che a me è piaciuto proprio tanto, acido ma che non brucia lo stomaco, perlage fine: forse è un lambrusco per donne? Con due bottiglie d’ acqua abbiamo speso 100 euro tondi.
Servizio molto gentile e premuroso; toilette spartane e fredde gelate, abbastanza pulite. Divido per 5 per equità nei “consumi”.
Consigliato!
[tata]
08/12/2014