Per chi non lo conosce Offagna è uno splendido paese dell’entroterra marchigiano, sorge in posizione elevata ed è dominato dalla splendida Rocca del 1400 oltre ad essere insignito della ormai inflazionata “bandiera arancione” (solo nelle marche sono, attualmente, diciannove) che caratterizza i “borghi più belli d’Italia”.
Ed è proprio nella Pizzeria “Sotto la Rocca” che abbiamo deciso, dopo averne sentito parlare con toni entusiastici, di prenotare con sufficiente anticipo.
Puntuali alle 20:00 e non siamo i primi, splendido locale ricavato in una struttura antica, muri in mattoni, pietra e sasso, travi in legno, su due livelli ma noi rimaniamo al piano terra in uno splendido tavolo per due vicino ad una nicchia ricavata nel muro.
Il menù è già sul tavolo e prevede solo pizze giganti, la specialità del locale.
Le posate ed il tovagliolo sono all’interno di un sacchetto di carta, sul tavolo una sottile tovaglietta raffigurante la Rocca ed alcune considerazioni sulla pizza.
La gentilissima e spigliata cameriera chiede si informa se è la prima volta che siamo avventori e se siamo conoscenza della formula che viene attuata che riassumo brevemente:
pizza gigante pensata per un minimo di due persone che viene servita su tagliere termico, già tagliata a spicchi, con 4 gusti a richiesta, non esiste altra possibilità, non c’è altro sul menù (se non i dolci ma, quella sarà un’altra storia).
E via con i gusti: patate e mozzarella; salsiccia e rosmarino; stracchino e rucola; radicchio e gorgonzola; tutto su base bianca, cioè senza pomodoro.
Dimensioni della pizza rispettate, tagliata in 16 spicchi quasi identici, pasta friabile, sottile il giusto, il bordo è croccante e “tiene bene la fetta”, i gusti scelti sono abbastanza classici, forse il più originale è il salsiccia e rosmarino dove è proprio quest’ultimo che tende a catalizzare l’attenzione a scapito di una peraltro ottima salsiccia.
Da bere una coca media per Gherta ed una birra Bionda alla spina per me, cui farò seguire una Birra di Stagione, una belga abbastanza graduata (circa 8,5°), una classica Saison alla spina!
E a questo punto ci stanno anche un paio di dolci, menù a parte, non sono artigianali ma di Bindi, ciò non toglie l’ottima qualità e l’ampia scelta ed optiamo per un “ mascarpone con lamponi e granella di pistacchio” e con un “cremoso di ricotta con cuore di pistacchio”, entrambi di nostro gradimento che ci fanno chiudere in maniera perfetta la cena.
Nel frattempo il locale si è riempito in ogni ordine di posti, anche la veranda esterna opportunamente “vetrata” e lasciamo il tavolo ben felici dell’esperienza.
Pizza ottima, servizio eccellente, rapido e con quel sorriso che fa sentire a proprio agio, conto finale sorprendentemente economico.
Una passeggiata “digestiva” per le vie del borgo quasi deserto concluderà la piacevole serata.
Imperdibile!!!
[tata]
11/05/2016