Lo scorso giovedì sera mi sono trovato con un amico, l'idea era una seratina carina partendo con una pizza. Al suo "andiamo al Canarino? Non lo conosco..." non ho opposto grandi resistenze...
Vi potrò così parlare, dopo che della carne e del pesce, anche della pizza...
Appena entrati veniamo accomodati dal sorriso della Michelle, la titolare, nella sala "media", essendo quella piccola prenotata per una festicciola e quella grande chiusa evidentemente per riassetto dopo le bolgie festive. Entrando nell'ambiente caldo e accogliente, mentre mi avvicino al tavolo tra le luci soffuse, rimango un attimo rapito dalle note di sottofondo...
...shine on you, crazy diamond...
Riavutomi dal mio momento di estraniamento, chiedo comunque il menu non perchè non lo conosca a memoria, come ben sapete, ma per far sì che l'altro commensale vi dia un'occhiata e, lo confesso, per farmi un sognante viaggio immaginando tra le righe...
...picture yourself, on a boat on a river, with tangerine trees, and marmelade skies...
...il contrappunto musicale aiutava nell'impresa, non c'è che dire...
Nel dubbio, dopo aver avuto conferma, dal simpatico e professionalissimo maitre, della presenza di basilco fresco, ho chiesto la pizza più difficile: una margherita con basilico. Il mio amico ha seguito invece il mio cosiglio: una frutti di mare. 2 chiare medie. Ebbene sì, 'sta volta niente vino... non avevo una gran bocca... no, la verità è che sapevo avrebbe voluto pagare il mio commensale, ed essendo allergico a quello alla spina, mi sembrava eccessivo accollargli anche il costo di una bottiglia di nettare d'uva fermentata. Poi una birra ogni tanto non fà male... Lasko alla spina, una buona lagher croata, particolare perchè riesce a far sentire malto, luppolo ed orzo pur non essendo una weiss, amara senza essere aggressiva e comunque morbida, avvolgente e compatta.
Arrivano le pizze: confortato già all'entrata dall'aver scorto dietro il forno a legna il patron-chef Antonini, mi aspettavo qualcosa di eclatante, ma non di vedere una perfettamente sferica sottilissima e ben cotta poesia da piatto. O che legge nella mente, o che intuisce i gusti delle persone... ma come faceva a sapere esattamente come adoro la pizza? Quella alta fatta al forno in teglia della nonna esclusa, ovviamente. Era cotta alla perfezione, la crosta come il centro, friabile e mai dura, profumata e fumante. Probabilmente la miglior pizza mangiata da mesi, sicuramente l'unica memorabile, e io di pizze ne mangio un centinaio all'anno... Stesso parere è stato riscontrato nel mio amico: d'altronde, come diversamente, essendo la base identica, con aggiunta di frutti di mare FRESCHI, gusci, e non solo 4 cozze e 4 vongole, di più tipologie ed abbondanti, e con un filettino di spada e prezzemolo fresco? e intanto...
...it's a kind of magic...
E mentre il mio amico perdurava nella sua estasi gustativa di una fresca e consistente torta barozzina, io viziosamente mi concedevo una grappa monovitigno, ancora sauvignon, della Negroni. Poi, al momento opportuno, il sinuoso cameriere, sorridente e preciso pur in giacca e cravatta, coglie l'attimo fuggente e ci raggiunge felino tra i tavoli per l'ordinazione dei caffè, che si riveleranno in grado di non rovinare la media della qualità della serata. Ai quali aggiungo un'altra grappa, da lui consigliatami, "il grappino", vincitrice di svariati riconoscimenti nazionali negli ultimi anni... meritati. Grappa veramente... buona....
...Im pickin up good vibrations
Shes giving me excitations
Im pickin up good vibrations
Shes giving me excitations
Good good good good vibrations...
Purtroppo poi il bel momento è stato interrotto, come spesso accade, da un brutto inconveniente comunicato al mio ospite via, modernamente, sms. Siamo allora scappati.
Conto non basso, ma giusto per la qualità della serata: 2 coperti, due pizze di cui una ai frutti di mare, un dolce, due caffè, due birre medie, due grappe, 49 da menu, 45 alla cassa con ricevuta, e ulteriore giretto di distillati offerto... 5 cappelli meritati ancora una volta, non c'è che dire.
E mentre siamo sulla soglia all'uscita, stranamente non gonfi dopo il pasto, ci fermiamo un ultimo attimo, fermi alle note che la cantante del non invasivo piano bar appena partito (verso le 23) sta iniziando a cantare...
...Jenny non sente più niente
non sente le voci che il vento le porta
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire...
Imperdibile!!!
[gnoloso]
11/01/2008