In medio stat virtus. E mai massima pare più azzeccata per esordire questa nuova recensione (dopo un protratto peridodo di assenza...).
Mossi dall'idea di mangiare gnocco e tigelle (che questo locale ha fama di fare buoni), ci presentiamo in quattro, sabato 21, previa prenotazione, verso le 21, alla Trattoria Magnagallo, in prossimità dell'uscita del Casello di Campogalliano.
Il locale è arredato in maniera curata, forse un pò troppo "sontuosa" per il target che si prefigge (Trattoria tipica). Ad ogni modo, i tavoli sono ampi e ben distanziati, si notano e distinguono i piatti, in porcellana inglese, con un minuto decoro floreale, veramente di bell'aspetto ed ottimo gusto.
Dopo pochi minuti che siamo seduti, un solerte cameriere ci porta i menu e, poco dopo, passa a raccogliere gli ordini.
Prendiamo tutti un antipasto o un primo, che saranno:
IO: polenta con i funghi (antipasto): ottima cottura della polenta, buono ed abbondante anche il misto funghi;
i miei amici: tagliolini ai finghi, io non li ho assaggiati, ma mi hanno riferito che i funghi erano buoni, ma "stonava" il tagliolino "liscio" e di produzione industriale.
A seguire, ordiniamo gnocco e tigelle per tre (ndr: tre), con affettati (sempre per tre) e formaggi misti per due.
Le tigelle veramente buone, impasto integrale, morbide (ma non troppo "mollicose") all'interno e con una crosticina croccante.
Buono anche il gnocco fritto, servito in pezzetti piccoli, di impasto "consistente", ma non unto.
Buoni anche gli affettati, i formaggi non posso esprimermi, perché non li mangio.
Abbiamo innaffiato il tutto con due bottiglie di lambrisco "Vezzelli", chiaro e leggermente "acidulo", quindi perfetto per "sgrassare" il tutto, e tre bottiglie d' acqua.
Concludiamo con un dolce a testa, due amari e tre caffé.
Sino a questo momento della recensione, la cena pare positiva (e, in effetti, lo è stato), quindi....perché due cappelli???
Per l'amara sorpresa al momento del conto.
163 Euro totali, "gentilmente" arrotondati a 160 Euro, quindi, 40 Euro a testa.
Ora, il locale è sicuramente più curato di altre Trattorie, ma credo che un conto di 40 Euro pro capite mal si concili con una cena composta da un primo e gnocco e tigelle per tre su quattro commensali (quindi, nemmeno una porzione a testa).
Mi pare che un conto sì elevato possa indurre (a mio avviso, comunque erroneamente) a porre in discussione un caposaldo della nostra tradizione, vale a dire, che l'Emilia sia una Terra "godereccia", che offre ottima cucina tipica a prezzi contenuti.
Pecccato davvero.....
Alla prossima!
Buono
[lukeforever]
28/10/2017