Ambiente: spartano, molti tavoli ravvicinati, niente fronzoli, comunque caldo.
Servizio: molto gentile, inevitabilmente affrettato dato il numero di tavoli sempre occupati per più turni ogni giorno.
Prezzo pagato: 38.5 euro in due.

Un altro dei locali storici aperti solo a pranzo. Ci siamo andati di sabato per l'una, abbiamo aspettato in piedi per una ventina di minuti o forse più (il telefono c'è, ma tanto non si può prenotare), però a quelli arrivati poco dopo di noi è andata molto peggio. Al momento dell'ordinazione una grande delusione: io ero andato per i tortellini in brodo ed erano finiti, con gran rimpianto ho optato per delle lasagne superbe, tra le migliori mai mangiate in un ristorante (è forse uno di quei piatti che fatto in casa da chi lo sa veramente fare riesce meglio, non fosse altro perché viene portato in tavola al momento ideale), decisamente non alleggerite nel condimento; la mia compagna ha preso i cannelloni, altrettanto ricchi. Per secondo una onestissima cotoletta "alla emiliana" (la milanese autentica è una cosa tutta diversa), paradossalmente- per le dimensioni contenute- meno calorica del bollito misto in cui regnava un cotechino da antologia; squisito il purè di contorno, fatto evidentemente con le patate adatte, saporito e di buona consistenza, non perfettamente cotte invece le patate al forno per la cotoletta, ma proprio per voler essere pignoli. Un po' acido e scialbo il mezzo litro di rosso sfuso, sangiovese, che abbiamo bevuto, del resto molto economico.
Eravamo pieni e non abbiamo preso dolce: forse se l'avessimo fatto, e ci fossero stati gli agognati tortellini, l'Aldina mi avrebbe strappato il quinto cappello.
Nota: al momento del conto ci siamo accorti di avere in tasca pochissimi contanti, e il locale non ha certo il pos per pagamento elettronico; sono stati gentilissimi mentre uno dei due andava a fare un bancomat, senza nemmeno uno sbuffo d'impazienza.
Andateci con il giusto appetito, e magari piuttosto sul presto.

Consigliatissimo!!