Ciao a tutti,
il caro GROG ha insegnato a tutti noi un ottimo metodo per fare delle recensioni intelligenti, mettendo un titolo ad ogni paragrafo in modo di dare libero sfogo ai propri istinti logorroici e dare la possibilità a chi vuole di andare al sodo.
Devo necessariamente fare una
PREMESSA
dal 1992, anno in cui ho conosciuto mia moglie, frequento il ristorante che mi appresto a recensire.
In tutti questi anni “Al Buco” è stato (scusate il giro di parole) una tana per me e mia moglie nel periodo di fidanzamento (7 anni) ed continuato ad essere una meta fissa anche dopo che ci siamo trasferiti a Modena; un posto dove entrambi ci siamo sentiti sempre come a casa, un posto dove ricordare i momenti spensierati e romantici della nostra vita insieme. Di anno in anno siamo cresciuti insieme ai proprietari ed a tutto lo staff (Ciro in primis), condividendo i momenti più belli come matrimonio e nascite varie (ma purtroppo anche quelle brutte). Quindi permettetemi di essere un pochino “fazioso”.
IL PAESE
Per cominciare trovo doveroso descrivere il paese in cui si trova il ristorante, Vico Equense in provincia di Napoli. Si può considerare, almeno per l'ambientazione, il paese da cui parte la costiera Sorrentina; meno famosa di Sorrento ma sicuramente più vivibile e caratteristica, ha mantenuto una dimensione di paesino, senza fare del turismo l'unica ragione di vita (come Sorrento). Arroccata su un versante del monte Faito, ha alcune frazioni in direzione della montagna dove è possibile trovare dei ristoranti economici e “ruspanti”, ma è nel centro del paese che si svolge la “vita”.
SPECIALITA'
E' qui che nasce la pizza al metro. Precisamente era stato il famoso “Gigino Â?o Zuzzuso” ad inventarla, per poi appunto chiamarsi prima “Gigino Pizza a Metro”, per poi autoincensarsi col nome de “L'università della Pizza”. Nascono qui anche i “Saltimbocca” (da non confondere con i saltimbocca alla romana), gustosissimi panini fatti con la pasta per la pizza cotti al forno e riscaldati dopo esser stati riempiti di tutto il ben di Dio che volete (ma il classico è con prosciutto crudo e provola affumicata). Altra specialità del posto sono i “Diavulilli” (letto riavulìll significa diavoletti) provoloncini ripieni (non voglio togliervi la sorpesa) e piccanti, riscaldati (e quindi fusi) sulla griglia.
COSE DA NON PERDERE
Una visita da non perdere per i più golosi è sicuramente la gelateria (anche se è riduttivo chiamarla così) “da Gabriele”, dove io di solito prendo la delizia al limone (che però è originaria di Sorrento), che mi piace da impazzire (tanto da utilizzarla al posto della torta nuziale al nostro matrimonio). Molto buone sono anche le coppette di frutti di bosco o di fragoline di bosco. Ottimi anche i semifreddi. Senza contare il reparto liquori dove poter comprare un ottimo limoncello (ma quello che faccio io è più buono!!! Sono molto modesto) o le creme di melone, di limone, di pesca ecc. Da assaggiare anche i babà in vasetto (comodo per il trasporto) sotto limoncello o un più classico rhum (ma io li preferisco freschi di pasticceria). Ma il reparto da non perdere è quello dei latticini.
RECENSIONE
Dopo queste divagazioni sul tema arriviamo finalmente al nocciolo. Il 14 agosto sono andato a “marcare il cartellino” come ogni volta che torno a Napoli.
Il ristorante è piccolo ma molto accogliente (ha anche un terrazzo abbastanza fresco d'estate), il personale è sempre attento a mettere a proprio agio gli ospiti. Eravamo in 5: io, mia moglie, i miei genitori e la mia adorata piccina di 8 anni. Abbiamo mangiato per iniziare 10 crocchette di patate (di circa 8 cm. di lunghezza), 10 pizzelle (pastella fritta) di alghe, una pizza rossa con melanzane fritte, una 40cm. margherita (una 1/2 metro più piccola) e una 40cm. con pomodoro, mozzarella, funghi porcini (del sovrastante monte Faito … MONDIALI!) prosciutto crudo e scagliette di grana (non aspettatevi il grana Modenese). Da bere 3 bottiglie di acqua, una cocacola in bottiglia da 33cl. e due birre piccole.
Mi vergogno a dirlo, abbiamo speso 30 euro (lo scrivo: trenta, non è un errore di digitazione) in totale non a testa. Il prezzo è stato agevolato dall'amiciazia, ma probabilmente a prezzo pieno sarebbe stato sui 45 (9 a testa).
Che dire al di là dell'amicizia che mi lega alle persone e al posto la pizza è davvero ottima, i prezzi giudicate voi, il personale gentilissimo (non solo con me).
Se potessi darei un 8 coricato (ovvero infinito) come votazione ma come ho già detto sono un po' fazioso, però i 5 cappelli penso che obiettivamente siano meritati.
Imperdibile!!!
[barbe]
19/08/2008
Ne mangerei ad ignoranza di quella roba li! Con quei prezzi poi...