Che meraviglia!
Appena saputo che questo ristorante aveva riaperto dopo due anni di purgatorio, alla prima occasione siamo andati.
Lunedì sera, io e l'ele parcheggiamo nella piazza di Nonantola di fronte all'Abbazia che ammicca dall'alto dei suoi tredici secoli di vita, SPETTACOLO!
Basta attraversare la strada e ci si imbatte nella statua del pellegrino che incute rispetto e curiosità. Il ristorante già da fuori si rivela in tutto il suo splendore, ottimo gioco di luci e vetri che irradiano legno e roccia, bellissimo.
Il giovane proprietario ci mostra la sala facendoci scegliere il tavolo (solo uno è occupato), e portandoci i menu, ci offre due flute di prosecco che l'Ele gradisce parecchio.
Dopo alcuni minuti di attesa lasciamo che sia lui a guidarci tra le curve della carta e senza opporci accettiamo di buon grado due antipasti del contadino ai quali aggiungiamo una bottiglia di acqua naturale e una bottiglia da mezzo lt di chianti San Lorenzo che si rivelerà discreto.
Un'ulteriore sbirciatina mi fà scorgere una bellissima "Panarèina" ottimamente restaurata e le bellissime asce di legno scurissimo che fanno da soffitto, il locale è proprio bello.
Arrivano gli antipasti composti da alcun ciotole di terracotta dove si annidano delle gustosissime salsiccine in umido (speziate e saporite, per dirla alla sommelier, con un gusto persistente ), degli arancini di riso (buoni e ben sgranati), mozzarella tipo in "carrozza" (ottima), melanzane alla parmiggiana (veramente gustose e piene di sapore), rotolini di pasta sfoglia con prosciutto e formaggio (onesti), bruschette aglio e pomodorini (buonissime soprattutto grazie al pane fatto in casa) ed una crema a base di cetriolo e finocchio (molto apprezzata dalla mia compagna ma non da me, odio il cetriolo). Il tutto è accompagnato da un bel cesto di pane e focaccia fatti in casa e colorati con spinaci e rape rosse che ne conferiscono un'aspetto molto gradevole oltre che un sapore estremamente buono.
A questo punto la mia socia è satolla ma io non posso esimermi da torturare un bel pezzo di carne sulle fiamme del grande camino che ci scruta dal fondo della sala.
Vista la mia indecisione, il simpatico gestore decide di portarmi un piattone con quattro etti di cuberol (parte finale del controfiletto di carne argentina) e una bella costina di agnello.
La carne è "succosa", al sangue e non sanguinolenta (gli amanti del genere capiranno la differenza ) e tenerissima con una sottile crosticina salata ad hoc che è sintomo di ottima cottura. Fantastica!
Ho sempre avuto un debole per l'agnello e anche in questo caso non vengo deluso perchè la costina è deliziosa anche se il taglio di carne è un pò nervoso.
Dopo aver ingurgitato anche una bella porzione di patate al forno buone ma non speciali, mi sento come il signor Creosote nel famoso film "Il senso della vita" dei Monty Python, mi basta una mentina ed esplodo!!
L'ele riempie l'ultimo buchino dello stomaco con una splendida fetta di crostata alle amarene che le viene servita calda con una bella dose di marmellata, neanche da dire che è squisita.
Concludiamo il pasto con un buon caffè, un amaro al peperoncino e cioccolato che mi ricorda il "Caffè sport Borghetti" e quattro chiacchere con Alessandro, il proprietario.
Al momento del conto, andando a banco, scopro che il ristorante ha una buona riserva di rhum e whisky che la prossima volta affronterò a viso aperto ma la sorpresa del salasso è luminosa:
due antipasti del contadino (molto abbondanti)
un cuberol argentino 4 etti senza osso + una costina di agnello
due porzioni di patate arrosto
una crostata di amarene (abbondante)
una 1/2 bott. di chianti
due bott. naturale
un caffè
un'ammazzacaffè
Cinquanta euro in due!!!
Abbiamo passato la serata in un locale molto carino mangiando cibi di ottima qualità, coccolati dalla voce del grande Luciano in sottofondo (forse un pò troppo alto il volume...)e abbiamo speso poco più che in pizzeria!
Ottimo inizio Alessandro!
Non sò per quanto questo locale continuerà con questi prezzi, ma in questa occasione merita sicuramente cinque cappelli!
Che meraviglia!
Adìo Zèmian.
Imperdibile!!!
[barbe]
18/11/2008
Bella recensione.
Ma come fai a conoscere i caffè Borghetti?