Brisighella è un paese che merita una visita.

Chi non l'avesse mai visto, vada a farci un giro, possibilmente in primavera, o subito dopo l'estate, con calma e quando non ci sono troppi turisti. Ne vale la pena. In un pomeriggio, se si ha gambe e voglia, si può scarpinare su e giù per i tre colli e visitare la rocca e la torre dell'orologio, finendo poi fra le splendide viuzze, prima delle quali è la famosa Via degli Asini.

Oppure andate in questi giorni, in occasione delle famose Feste Medioevali, che si tengono ogni anno e che sono arrivate alla trentesima edizione.

Tutti gli anni ci faccio un salto, non tanto per gli spettacoli o i mercatini, comunque caratteristici, ma per quel clima di magia che si respira camminando nel borgo in festa.

In queste occasioni, se si vuole cenare, le opzioni sono due: locali del centro, caratteristici e alcuni dei quali validi, oppure stand all'aperto allestiti nel campo della chiesa o nelle due piazzette.
Inoltre, bisogna considerare che se per gli stand il menù è pressochè simile, nei locali la proposta assume per queste due settimane un "carattere mediovale", quindi menù ristretti, con scelte più o meno interessanti.

Questo giro, a differenza degli ultimi due anni, evitiamo lo stand. Evito anche la mia Osteria preferita, la migliore di Brisighella, perchè preferisco tornarci con calma e mangiare alla carta.
Girovagando ci imbattiamo in questo locale, mai provato nelle edizioni passate, e spinti dall'aspetto interessante di alcuni piatti, decidiamo di provare, vista anche la disponibilità di posto (quasi impossibile dopo le 20.30, in qualsiasi locale del centro).

Il ristorante, come dice il nome stesso, è ricavato all'interno di una cantina medievale appartenente ad un antico palazzo del centro storico, a pochi passi dalla Via degli Asini.
Bella la ristrutturazione, che da un'impressione di antico e molto accogliente.
Veniamo fatti accomodare all'interno del locale, in quanto i tavoli nella via pedonale esterna sono tutti occupati e prenotati.
Scendendo una scalinata si arriva nelle due sale, una con camino, sotto il livello della strada.

Appena messi a sedere, un ragazzo ci porge i menu e ci porta, su nostra richiesta, una bottiglia di acqua gasata.

Il menu, come dicevo, è "limitato" alla festa, ma si può comunque scegliere da un lista di 2 antipasti, 3 primi, 3 secondi con contorni e 3 dolci.

Decidiamo di prendere, in due, un antipasto, due primi ed un secondo.

Partiamo con un taglierino di crostini misti (5,00 €), composto da 5 bei crostini, due con funghi e formaggio, uno con zucchine e formaggio, uno con speck e gorgonzola ed uno con pomodori gratinati. Buoni.

Passiamo ai primi: garganelli con ragù di salsiccia (7,00€) e ravioli gratinati ai pinoli con tartufo estivo (9,00€).
Buoni i garganelli, ottimi i ravioli, serviti in una pirofila e coperti da un profumatissimo (e saporito) tartufo nero.

Come secondo, straccetti di Angus argentino con rucola e pomodoro fresco (10,00 €). Buona la carne, anche se non mi aspettavo un piatto del genere in versione fredda. Probabilmente preparato così per un discorso di comodità.

Da bere, oltre all'acqua, due calici di Shiraz Casale del Giglio.
Concludiamo la cena con un dolce, la "rivisitazione di espresso" con nutella, mandorle e panna montata (3,50 €).

Dopo aver pagato un conto totale di 45,00 euro, siamo pronti per lanciarci per le vie in mezzo a maghi, streghe, elfi e cavalieri.

Insomma, un locale onesto, con alcune chicche, i ravioli su tutte, che nonostante il clima di festa, propone piatti non certo striminziti in quantità a cifre giuste.

Consigliato!