Venerdì sera improvvisa voglia di gnocco e tigelle.
I filosofi arrivati in gran numero da ogni dove si sono riversati nei ristoranti del centro, lasciando a boccasciutta 5 poveri affamati.
All'improvviso un lampo di genio: la Stalla!
Un po' fuori dal centro e anche dalle rotte del Festival...speriamo bene...è fatta, l'ultimo tavolo, nella zona bar, è tutto per noi.
L'ambiente è rustico, informale e gradevole, alle pareti oggetti che richiamano la stalla e mensole piene di bottiglie e vasellame disposto così..un po' alla buona.. ci piace!
Arriva dopo qualche minuto la titolare, gentile.
Come da copione gnocco e tigelle per tutti con salumi e formaggi, pinzimonio, stracotto di somarina, fagioli e luganega, una boccia di lambro Ca' Berti, due di acqua, quantità industriale di nutelline e marmellatine come dolce, caffè e nocino per tutti.
Il titolare, con un fare da oste di una volta, ci parla orgoglioso delle loro tigelle, cotte al momento, fragranti e semivuote, davvero leggere. Ottimo anche lo gnocco: morbido, per niente unto e fumante. Nota di merioto anche per gli affettati: abbondante vassoio per metà di meraviglioso prosciutto!Per il resto cicciolo (ecco come al solito non ricordo se devo dire ciccioli o ciocciolo o che altro...perdonatemi ma dalle mie parti si chiama soppressata..pensa un po'!) , anyway..salame, coppa, pancetta.
Intingoli molto buoni e pinzimonio ricchissimo. Approvati dagli altri anche i formaggi.
Abbiamo cenato con una lentezza da record, in pieno relax e senza essere mai sollecitate da nessuno in alcun modo..questo per me è un aspetto importante e non così frequente e mi autorizza ad assegnare il mezzo cappello che mancava.
Che dire insomma, ottima compagnia, ottimo cibo, spensieratezza, buon vino, slow style...4 cappelli.
Dimenticavo!20 euretti a testa.
Consigliatissimo!!
[joy]
26/09/2009