Pranzo di domenica 13 09.09 Lasciata l'Aurelia dopo Sarzana, si prende per Castelnuovo Magra, qui vi consiglio , se trovate il parcheggio, di fare una sosta per visitare questo splendido paesino con la sua alta torre e la dimora che fu dei Vescovi di Luni credo intorno al 1200. Superato quindi il paese la bella strada panoramica sale serpeggiante fra vitigni e ulivi, fino a Vallecchia. Lasciarete l'auto nel parcheggio della trattoria affacciato su un panorama spettacolare, sotto di voi la valle del Magra, e la costa della Versilia, se la giornata è limpidissima si possono vedere pure le isole di Capraia e Gorgona, noi qualche anno fa abbiamo intravisto i monti della Corsica!!!! Uno spettacolo!! Entriamo nella prima stanza dove c'è il bancone del bar, non è difficile alla sera trovare qualche abitante della zona che gioca a carte e beve un bicchiere o semplicemente guarda la tv. A sx si entra nella sala da pranzo che è stata ristrutturata una dozzina di anni fa, la sala si apre su una balconata dove sono sistemati per tutta la lunghezza 6 o 7 tavoli. La temperatura è ideale per pranzare all'aperto, decidiamo quindi di accomodarci fuori con l'arietta fresca. Uno dei due gestori ci accompagna e ci chiede subito cosa vogliamo mangiare, non c'è menù, almeno noi che lo frequentiamo da anni non l'abbiamo mai visto, cmq conosciamo perfettamente quali sono le proposte, in tanti anni non sono mai cambiate e per noi è un punto fermo. Ordiniamo l'antipasto di salume misto con gli sgabej, una sorta di gnocco fritto ma fatto con la pasta del pane, si presenta a bocconcini croccanti all'esterno e morbidi ed elastici all'interno. vengono presentati nel cestino cosparsi di sale, sono veramente una goduria. il vassoio di salume contiene prosciutto toscano, diverso dal nostro di Parma, più saporito e tagliato un po' più spesso, salame dalla grana fine fine un po' speziato, lardo di colonnata e coppa. Tutti buoni. Vengono accompagnati dalle cipolline rosse sott'aceto fatte in casa, olive nere liguri e carciofini sott'olio. Le olive sono spettacolari. Per primo scegliamo, come sempre, i testaroli, che sono la loro specialità. Questi si differenziano da quelli classici perchè sembrano delle crespelle, vengono cotti sui "testi" dalla nonna che lavora alacremente in cucina da una vita....io l'ho sempre vista lì, una bella figura che sa di antico e genuino. I testaroli sono come sempre squisiti, il primo giro è con olio e parmigiano, il secondo con il pesto, e il terzo con i funghi. da provare tutti, anche se per noi i migliori sono in assoluto quelli con olio e formaggio. Dopo i testaroli eravami già sazi, ma mio marito si è fatto tentare ancora una volta con il cinghiale con le olive, ottimo con il suo bel sughetto da scarpetta.....abbiamo bevuto una caraffa di vino locale rosso, niente a che vedre con i grandi vini ma si sposa perfettamente con i piatti che vengono proposti. Il pane è fatto in casa nel forno a legna ed è fantastico, è buono anche il giorno dopo.Infatti ogni volta che ci andiamo non manchiamo di portare a casa un filone. In tre abbiamo speso 62 euro compreso il pane , 1,50.. Se vi trovate in zona non fatevi scappare questa trattoria, merita assolutamente. Non andateci se siete di quelli che inorridiscono se la tovaglia è lisa e bucata (però pulita), se uno dei gestori si presenta con la maglietta della salute, noi l'abbiamo sempre visto così.....è straordinario nella sua spontaneità. se sentite litigare i due proprietari c'è solo da sorridere....sono talmente buffi !!!! Insomma merita assolutamente.
Imperdibile!!!
[cibus]
04/10/2009