Venerdì sera finisco di lavorare presto e sono in zona Vignolese, mia moglie a casa ammalata, quindi cena da preparare con frigo tipo “Deserto del Gobi”. Ho un lampo di genio “Ma da queste parti non hanno appena aperto una rosticceria indiana???”
Mi ci fiondo.
La vedo per caso, per via di un cartello a bandiera che pubblicizza il kebab. Il negozietto è abbastanza anonimo, dentro pochissime cose decisamente “riciclate”, un banco pizza con relativi forni elettrici, un banco frigo con solo 4 bottilgie di vino di marche misconosciute, un banco cassa, un frigo bevande, 3 seggiolini alti di plastichetta (non mi reggono), una base d'appoggio a muro nell'unico angolo libero, ci sta appena una rivista piccola in altezza, nessuna immagine o quadretto o fotografia alle pareti, il tutto rivestito da quella plastichina adesiva “a costo quasi zero” a quadrettini di 2cmx2cm, colori misti della tonalità del beige, tagliata pure male, si notano le sbavature, una finestra aperta con sopra due vasetti di menta fresca, ormai senza foglie, infine due porte, una dietro al bancone e una di lato, che conduce in una stanza enorme dove scorgo un paio di freezer e noto un certo movimento.
I ragazzi, indiani, parlano tutti molto bene l'italiano, sono in tre e si danno un gran da fare, ma le ordinazioni le prende quello che sembra più serio, quello che capisco più proprietà di linguaggio. Sono tutti sorridenti e felici, e gentilissimi.
Prendo in mano una brochure e chiedo spiegazioni sulle offerte, scelgo alla fine: 2 antipasti (a scelta), che significa sia quelli di carne che quelli di verdura, 2 secondi piatti solo carne o verdura (a scelta), che significa secondi di pollo, agnello e maiale e il secondo verdure, dove ce ne è uno solo, 2 contorni riso naturale, alla modica cifra di 20 €.
Chiacchierando con quello che sta iniziando il turno, imparo che lui è in giro per l'Europa da un sacco di anni, prima in Germania nel 1992 dove ha imparato a fare la pizza da un pizzaiolo italiano, e successivamente qua da noi. Lo osservo preparare mentre aspetto che i miei scatolini siano pronti, è molto preciso e pulito, quasi maniacale.
Quello che cucinano qua dentro è incredibile. Preparano quasi tutti i tipi di pizza (non so se alta o tirata), spulcio l'elenco e ne trovo di sconosciute: saporita, enzo, calzone emiliano, calzone vegetariano, mario, arash, ortiche e salsiccia, anna, anmoal, india, pizza insalata, sarrentina , ortiche, salmone, madras, gamberetti e zucchine.
Per la rosticceria indiana preparano antipasti di carne e di verdure, pane e focacce, secondi piatti (pollo, agnello, maiale, pesce e gamberi), riso biryani, riso di accompagnamento, secondo verdure, specialità vegetariane, e un dolcetto, dolce di latte.
E non è finita, piatti tradizionali (primi, secondi carne e pesce, contorni, dolci).
Cavolo, la fretta…., da un paio di giorni si sono attrezzati per i kebab.
Ah, dimenticavo, è aperto sempre, sono encomiabili, lavorano come dei muli, non posso dire come vacche indiane perché quelle mi sembrano nullafacenti e assai patite , gli orari sono: dal lunedì al sabato 10:30/14:30 � 18:00/22:30 e la domenica 18:00/22:30.
Potete anche chiamere al cellulare: 3271256571 e 3398508820, e consegnano a domicilio gratuitamente in tutta la città .
Bon, per queste le loro peculiarità , mi è sembrato importante dirvelo, considerato che è l'unico locale del genere a Modena.
Veniamo alla mia cena, non essendo mai stato in India, non conosco un tubo della loro cucina, a parte il curry e il thè:
2 antipasti
TANDOORI MIX
Il cartoccetto conteneva sei pezzi di carne, di forma strana, due bocconcini tipo spezzatino di sapore di agnello, un po duri, due pezzettoni belli grossi a forma di “prete”, (non so che forma sia, a me ha fatto ricordare il prete, quello strano aggeggio di legno che, quando ero piccolo e abitavo a Medolla, si usava mettere la sera sotto le coperte, in mezzo c'era un ripiano con una ciotola di metallo con dentro delle braci, tutto combianto per scaldare le lenzuola di sotto durante l'inverno, perché a quei tempi il riscaldamento era quello che era…. I vecchietti come me sicuramente sanno di cosa parlo….
( http://altritempiraccontati.blogspot.com/2009/11/24-quelle-notti-dinverno-dove-solo-un.html ) e rossicci, carne di pollo, buona e tenera, hanno sicuramente usato del curry rosso, peccato che non abbia sapore, poi c'erano due strane salsiccette rinsecchite, dallo strano saore che non ho identificato, in realtà le ho pucciate in una salsina al tamarindo e uva passa che mi avevano allegato e che fanno loro, buonine. Il tutto adagiato su insalata a striscioline condita con una salsa tipo di soia, ma che non ho osato ingurgitare.
La brochure recita per questa portata: agnello, pollo e seekh kebab marinati in salsa speziata e cotti nel forno tendoor.
PANNER PAKORA
Il cartoccetto conteneva sei involtinoni fritti, la crosta decisamente tipo frittata. L'interno stranissimo, sembravano due barrette di 5mm di ricotta separate da foglie di menta. Il sapore molto vario, c'era anche quello strano sapore che ho sentito spesso nella cucina etnica che ho osato sperimentare, io lo definisco come il sapore dei “calzini sudati”. Il tutto molto gradevole e morbido, la menta poi dava un tocco incredibile.
La brochure recita: ricotta casalinga ripiena, salsa di menta fritta in pastella di ceci.
Il loro nome significa Frittelle di formaggio.
2 secondi piatti
KASHMIRI ROGAN JOSH
Quando ho aperto questo cartoccetto sono rimasto a bocca aperta, non perché vi abbia visto una cosa incredibile, beh, incredibile era, una cosa meravigliosa, tutt'altro, una sbobba color cacchetta squacquera dove vi navigavano dentro pezzetti di carne. Sul momenti sono rimasto molto perplesso, poi il profumo era buono, allora ho affondato la forchetta e, assaggiato e giudicato buono, ho finito quasi il tutto, mi è rimasta un po' di sbrodaglia, densa. L'ho messa da parte.
La brochure recita: agnello cotto in salsa a base di yoghurt, peperoncino, semi di finocchio ed altri aromi.
MAIALE CURRY
Però la maggiore sorpresa l'ho avuta qui, mi aspettavo dei bocconcini tutti belli gialli, invece un'altra sbobba e altri bocconcini, sbobba gialla. Però ottima, anzi. Ho mangiato i bocconcini e mi è rimasta della sbobba, che ho incartocciato e messo in frigo insieme all'altra, mi farò un riso e me le slapperò con calma.
La brochure recita: bocconcini di maiale al curry.
2 PORZIONI DI RISO NATURALE
Qui non ci si sbaglia, una bella vaschetta piena di riso basmati, bianchissimo, cotto al vapore. Non sa assolutamente di nulla, chicchi sottili e leggerissimi e lunghi.
La brochure recita: riso a chicchi dall'aroma naturale.
Poi c'era un contenitore di plastica con un dolcetto indiano, che sospetto mi abbiano regalato. DOLCE DI LATTE. Non c'è spiegazione sulla brochure, ma vi dirò che è una cosa strana, buona, forse senza zucchero, ne ho sentito un pezzetto. Erano tre palline morbidose, sembrava la stessa pasta del babà , ma più soda, senza liquore e non dolcissime. Gradevoli.
Nel complesso direi che sono rimasto soddisfatto, molto soddisfatto.
I prezzi, guardando la brochure, non sono come quelli dei cinesi, ma molto più elevati. I sapori sono forti ed intensi, noi non siamo certamente abituati a tutte queste spezie, ma il risultato è interessante. Ho mangiato tutto con attenzione, calcolate che la quantità sarebbe per due persone, ma durante la notte non ho avuto nessun problema di digestione e alla mattina successiva stavo benissimo. Penso che ritornerò alla carica altre volte, e sceglierò portate diverse, per poi farvene una dettagliata cronistoria.
Come detto all'inizio, in tutto 20 €.
Molto soddisfatto.
Non esageriamo, 3 cappelli.
Tanto essendo l'unico del genere, per adesso non ha rivali……
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
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* La CUCINA TANDOORI per una cucina snella: piacevolissimi all'occhio e al palato, i piatti tandoori devono il loro colore ramato alle spezie. Tipica del Nord, precisamente del Punjab, è una cucina al barbecue "all'indiana" con raffinati principi di gusto e dietetica poiché la cucina tandoori non è solamente un modo di cottura senza grassi ma è anche un modo di preparazione. Tutto il segreto risiede in una lunga marinatura fatta di un insieme sottile di yogurt, limoni e spezie. Il pollo o il pesce vengono intagliati profondamente affinché i sapori penetrino a fondo.
* Il TANDOOR è un forno speciale, in pietra a forma di grande giara dal collo ristretto, interrato fino al collo.
Vengono accesi dei pezzi di legno e sistemati sul fondo. Quando le pareti diventano incandescenti e non ci sono più fiamme si procede alla cottura degli alimenti. Ha la particolarità di raggiungere temperature altissime, anche 400°C. Proprio questo forte calore, dona questo profumo particolare alle preparazioni.
* Quasi tutte le SPEZIE hanno proprietà medicinali. Oggi, approfondite analisi condotte scientificamente hanno messo in luce le proprietà terapeutiche dei vari tipi di spezie e dato forza alle antiche tradizioni.
La funzione delle spezie nella cucina indiana è quella di migliorare ed aromatizzare il gusto del cibo.
Molte sono quelle che scientificamente sono gia accettate ed usate oggi sia dalla medicina occidentale tradizionale sia dalla nuova medicina naturale.
Le spezie possono essere utilizzate nella preparazione dei cibi intere od in pezzi come accade per il Byriani o il Pulaos oppure in polvere in sapienti e personali misture.
Il the allo zenzero è spesso utilizzato per alleviare il mal di stomaco e la noce moscata trova applicazione nella cura del mal di testa e dei problemi di bile.
Ogni spezia usata in un curry è preservativa e tutte hanno valore antisettico mentre molte sono carminative per esempio tendono ridurre la flautolenza.
E non è un segreto quanto venivano apprezzati i semi di fieno greco per il loro potere di stimolazione della digestione.
Molte spezie come coriandolo, chiodi di garofano, semi di cumino e cannella hanno un elevato contenuto di olio volatile e di conseguenza un elevato potere aromatizzante che conferisce ai cibi gusti delicati e sapori magicamente intensi.
Non bisogna dimenticare il valore terapeutico. Spezie ed erbe giocano in India un ruolo veramente importante nella medicina Ayurvedica e sono parte indispensabile di alcuni semplici ma efficaci rimedi casalinghi che intere.
Accanto al miglioramento del sapore e dell'aroma del cibo, le spezie hanno anche una fisiologica azione benefica sul corpo. Agiscono come stimolo al sistema digestivo ed aiutano la digestione in molti modi.
Alcune spezie sono invece usate per dare colore al cibo, per migliorarne la vista oltre che il gusto, come accade con la curcuma o con il peperoncino rosso, la cui polvere conferisce al Tandoori Chicken la famosa colorazione rossastra.
Anticamente le misture dei vari tipi di spezie veniva preparata in casa da ogni famiglia, partendo dai pezzi interi che seccati e macinati, venivano mescolati in dosi differenti per ottenere un Masala diverso per ogni tipo di piatto. Ed ogni famiglia, ogni cuoco, aveva la sua personale e segreta mistura che dava al cibo quel senso di unicità che ha generato nella cucina indiana infinite personali ed esclusive varianti.
* Per preparare la CARNE TANDOORI serve il garam masala, un MIX di spezie molto usato nella cucina indiana. Lo potete trovare in un negozio che vende alimenti asiatici, oppure prepararla in casa (si conserva per dei mesi). Per farlo servono dei peperoncini rossi secchi, dei bastoncini di cannella, il curry, semi di coriandolo, cumino, pepe nero, chiodi di garofano, semi di senape. Il tutto va tostato a fuoco basso per 10 minuti e poi frullato.
* SHEEK KEBAB - fatto di carne tritata con spezie e grigliata su spiedi. Cotto in un tandoor e spesso servito con chutney o con salsa di menta. Viene spesso messo in un vassoio contenente altri esempi di piatti tandoor. Un seekh kebab può essere servito anche in un pane naan un po' come il döner kebab.
* PAKORA - Frittelle di verdura (in genere melanzane, cipolle, patate, cavolfiore, lenticchie) o pollo, immerse in farina di ceci o lenticchie e fritta fino a diventare croccante.
* PANEER - Formaggio preparato con latte e succo di limone come caglio. Fresco e consistente, di sapore delicato, non si scioglie con il calore ed è alla base di moltissimi piatti vegetariani.
* ROGAN JOSH - Piatto di origini persiane, il rogan josh è un curry a base di agnello rosolato con olio o burro chiarificato, cotto a lungo con moltissime spezie e cipolle. Piuttosto piccante.
* GULAB JAMMUN - Palline di latte condensato e farina, fritte in olio e poi inzuppate in sciroppo di zucchero, spesso aromatizzato con acqua di rose o cardamomo.
* CURRY - Il curry è una miscela di aromi e spezie di origine indiana, tostati in padella e poi pestati finemente, dalla composizione molto variabile, che nel proprio paese di origine si chiama “masala”.
La parola curry è europea e deriva dal nome “cari” (assegnatogli dal popolo Tamil dell'India meridionale e del nord di Ceylon), che significa salsa.
Come abbiamo detto, esistono diverse miscele che formano il curry, poiché ognuno lo preparava da sé, e metteva le spezie in quantità variabile a seconda del proprio gusto personale, o in modo da averlo più o meno piccante; anticamente degli esperti di spezie sceglievano per i ricchi signori indiani le misture più pregiate e formavano i masala. Quelli più rinomati sono il Garam Masala e il Tandoori Masala.
Il termine curry (o masala), in India in realtà viene utilizzato per indicare il condimento di verdura, pesce o carne, con cui si accompagnano il riso o il pane, presenti ogni giorno sulle tavole indiane.
Potrebbero quindi chiedervi: "che Curry hai mangiato oggi?" per sapere che cosa avete mangiato.
Naturalmente, a seconda della regione, ci saranno infinite varianti, riguardanti la scelta e la preparazione della miscela, che è considerata in India, il segreto principale del successo di uno chef o di una padrona di casa. Questa miscela verrà poi unita a olio o burro chiarificato, a yogurt o latte di cocco...a seconda della località e della preparazione desiderata, e andrà a formare il condimento con cui poi si cucinerà il Curry desiderato.
Non esistendo un ricetta esatta per comporre il curry, vi diremo quali sono gli ingredienti classici di questo miscuglio: la curcuma, responsabile del colore giallo oro rilasciato durante la cottura dei cibi, lo zenzero, il cardamomo, il coriandolo, il pepe nero, il cumino, la noce moscata, il fieno greco,i garofano">chiodi di garofano, la cannella, lo zafferano e il peperoncino.
Dobbiamo dire però, che esiste una pianta chiamata curry, ma che non c'entra nulla con la miscela di cui stiamo parlando. E' una pianta ornamentale comunemente chiamata l'albero del Curry, e deve il suo nome all'odore che sprigionano le foglie se vengono sfregate con le mani.
Il curry commercializzato in occidente è una miscela che si può trovare in tutti i negozi di generi alimentari nel reparto spezie.
Se avete acquistato una polvere di curry già pronta conviene, una volta aperto il barattolo, che la consumiate in poco tempo perché non manterà a lungo interamente il suo aroma, e comunque dovrete conservare il curry chiuso in un barattolo di vetro lontano da umidità e fonti di calore. Si conserva molto meglio il curry in pasta, che dura per parecchi mesi.
Il curry in cucina viene usato per la preparazione di molti piatti: è ottimo nei risotti, ma anche nei condimenti per la pasta, nelle zuppe e abbinato alla carne (al pollo, tacchino, agnello, manzo…), al pesce (ai gamberetti, al salmone, alle acciughe, ecc…), alle verdure e ai legumi, serviti in salse più o meno piccanti e speziate. Ottimo anche sulle uova, negli sformati o nei tortini, oppure accostato al tofu.
Sorprendente anche l'accostamento al cioccolato, per cui troveremo torte di cioccolato al curry, banane caramellate nel curry e tuffate nel cioccolato, frittelle di riso al curry e molto altro.
Il curry stimola la digestione, diminuisce il metabolismo, disinfetta blandamente l'intestino e aumenta l'appetibilità dei cibi.
I componenti del curry sono sostanze eccitatrici dei succhi gastrici e degli enzimi e quindi indicate nelle gastriti achiliche.
Da anni sono note le sue proprieta' antinfiammatorie e antiossidanti e di recente sono state provate le sue attivita' antineoplastiche. Il curcumino, pigmento che regala il tipico colore giallo ocra alla saporita spezia orientale, protegge i neuroni da malattie degenerative ancora senza cura come il morbo di Alzheimer, infatti è il 'segreto di lunga vita' della popolazione dell'India, dove Alzheimer e Parkinson hanno un'incidenza sette volte minore che negli Usa.
E ADESSO LE RICETTE:
TANDOORI (si fa anche con il pollo)
2 kg di coscia e spaglla di agnello in parti
½kg di Yogurt
4 bustine di zafferano (non colorante, quello vero!)
1 pezzetto di Zenzero
6 spicchi d'aglio
2 limoni (il succo)
1 cucchiaio di semi di cumino in polvere
1 cucchiaio di curcuma (se non lo trovate usate il curry)
2 cucchiai di semi di coriandolo in polvere
3 cucchiai di sale
2 cucchiai di pepe nero
Questa è la marinatura di base del tandoori. Chi volesse provare, non cambi le spezie, avrebbe un mix differente. Yogurt, zafferano, curcuma, cumino e coriandolo sono eccezionali insieme.
Utilizzando semi di cumino e coriandolo tostati in padella e pestati al momento si ottiene un profumo eccezzionale.
Si parte dallo yogurt precedentemente scolato dall'acqua tramite un colino e un fazzoletto di cotone a cui viene addizionato lo zafferano in polvere e la polvere di curcuma (o curry) in mezzo bicchiere di acqua calda.
Si mescola tutto per bene e via sui pezzi di agnello a marinare per almeno 6 ore.
La salsa è un mix di abbondante aglio, prezzemolo, olio extravergine, limone , zenzero, peperoncino, sale e pepe, tutto triturato al mixer.
La cottura dell'agnello avviene con il metodo diretto, utilizzando delle chips di ciliegio per l'affumicatura.
L'agnello va servito con un contorno di patate al forno con cipolla e qualche cucchiaiata di salsa all'aglio.
SHEEK KEBAB
1kg di carne di vitello (o carne di manzo)
1 bicchiere di yogurth
2 cucchiai di curry in polvere
1 limone (succo)
Tagliare a cubetti di 3 cm di lato di 1kg di carne di vitello o manzo e farla marinare per un'ora abbondante in una salsa preparata con un bicchiere di yogurth, 2 cucchiai di curry in polvere e il succo di un limone. Infilare i pezzetti di carne negli spiedini di acciaio e farli cuocere per 10 minuti alla griglia, rigirandoli e bagnandoli di tanto in tanto con la marinata al curry. Servirli ben caldi con riso pilaf.
PANEER PAKORA (Frittelle di formaggio)
100g paneer (formaggio fresco)
100g farina di ceci (besan)
1 cucchiaio d'olio
1 pizzico di sale
½ cucchiaino di peperoncino
100ml acqua
Con una frusta, sbattere la farina di ceci con l'acqua, il sale e il peperoncino, così che l'impasto risulti spumoso. Lasciare riposare per mezz'ora in un posto caldo.
Unire all'impasto il formaggio, mescolare bene quindi friggere a cucchiaiate in olio caldo, rigirando quando saranno ben dorate.
Servire calde con chutney a piacere.
Se avete preparato il paneer in casa, potete usare il siero anziché l'acqua per l'impasto delle frittelle.
KASHMIRI ROGAN JOSH
Questa versione è presa da un vecchio libro sulla cucina del Kashmir (in inglese, ovviamente!), pubblicato in India nel 1964.
1 kg. di spezzatino d'agnello a cubi di 2/3 cm.
1 cucchiaio di zenzero in polvere (ginger powder)
1 cucchiaio di shahjeera (semi di cumino)
6 spicchi d'aglio, tritati
1 cucchiaio di peperoncino rosso in polvere
coriandolo (se lo trovate)
cardamomo
1 foglia di alloro (Indian tez patta)
sale
1 cucchiaino di pistilli o polvere di zafferano
3/400 ml di yoghurt intero (curd)
200 gm ghee (burro chiarificato) o olio di semi
1 pezzo di hing (asafoetida)
1. Triturare e mischiare le spezie
2. Sciogliere lo zafferano nello yogurt.
3. Riscaldare l'olio di arachide o il burro chiarificato e far soffriggere lo hing
4. Aggiungere la carne e far rosolare finchè ben dorata (15 minuti circa) finchè non è ben rossa, scura o marroncina.
5. Aggiungere lo yogurt con lo zafferano
6. Aggiungere una tazza d'acqua e le spezie
7. Quando sobbolle diminuire il fuoco coprire e lasciare andare a calore moderato finchè la carne diventa tenera (15 minuti circa).
8. Togliere il coperchio, aspettare che la salsa si asciughi un po' (deve risultare cremosa) e spegnere.
Servire con riso basmati lesso caldissimo (che assorbe il delizioso sughetto).
P.S: sempre meglio utilizzare casseruole di coccio, che permettono di fare cotture lente a fuoco basso...
MAIALE AL CURRY
800 g di filetto di maiale
1 grossa cipolla, due se piccole
aglio
3 pomodori rossi e sodi
1 cuore di sedano
4 carote
2 zucchine
1 peperone verde
300 g di fagiolini
il succo di mezzo limone
2 mele tagliate a spicchi
4 cucchiai di olio di arachide
peperoncino in polvere
2 cucchiai colmi di curry
1 cucchiaio di cumino macinato
1 cetriolo
riso, possibilmente Basmati
sale
Tagliate il maiale a cubetti grossolani come per uno spezzatino e metteteli in una ciotola assieme al succo di limone, mezzo cucchiaio di curry, mezzo cucchiaio di cumino macinato, sale, un pizzico di peperoncino in polvere. Lasciate marinare per un'ora. Poi scolate e fate rosolare in tegame con 4 cucchiai di olio di arachide. Durante la rosolatura, che deve essere lunga (circa 20 minuti) e a fuoco basso, unite un altro mezzo cucchiaio di curry.
Quando il maiale è di un bel colore ambrato scuro, toglietelo dal tegame e tenetelo da parte.
Nel fondo di rosolatura fate appassire per 10 minuti la cipolla tritata irrorando con il liquido della marinatura. Quindi unite l'aglio tritato, i pomodori pelati e tagliati a tocchetti e il maiale rosolato. Fate stufare tutto per altri 20 minuti bagnando con l'acqua bollente che serve. Aggiungete tutte le altre verdure, il cuore di sedano, i fagiolini e il peperone a tocchetti, zucchine e carote a rondelle, le mele a spicchi, e un altro mezzo cucchiaio di curry.
Aggiustate di sale e continuate a cuocere fino a quando la carne non sarà tenera (circa altri 20 minuti), unendo l'acqua necessaria a mantenere abbondante il sugo dell'umido. Un paio di minuti prima di togliere dal fuoco, aggiungete l'ultimo mezzo cucchiaio di curry e l'altro mezzo cucchiaio di cumino macinato.
Ricoprite il piatto di portata con fettine sottilissime di cetriolo e servite con riso bollito o al vapore, meglio se di varietà Basmati.
RISO AL NATURALE
350 gr. di riso basmati o di altro riso di buona qualità a grana lunga
825 ml. di acqua
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di ghi o di burro
Cuocerlo al vapore.
� il modo piu comune in India di cuocere il riso. Tutta l'acqua e tutti gli aromi aggiunti vengono completamente assorbiti dal riso. � indispensabile una pentola a tenuta stagna per non lasciare uscire il vapore, altrimenti il riso non cuocerà perfettamente. Se volete insaporire il riso potete aggiungere un po' di succo di limone, un pizzico di curcuma, alcuni semi di cumino, la buccia (ma non i semi) di un peperoncino verde e un po' di zenzero fresco.
Lavate il riso, lasciatelo a bagno e poi scolatelo. Mettete a bollire un paio di litri di acqua e salatela. Scaldate il ghi o il burro in un'altra pentola a fuoco medio e rosolate il riso dopo averlo scolato, rimescolando per un minuto, fino a quando ha assorbito il ghi. Appena i grani diventano lucidi versate l'acqua bollente nel riso e fatela bollire ancora per un minuto mescolando una volta per impedire che si formino grumi. Coprite ermeticamente. Regolate la fiamma molto bassa e cuocete per circa 15-20 minuti (a seconda del riso che usate), o fino a quando il riso ha assorbito tutta l'acqua diventando tenero e vaporoso.
GULAB JAMUN (DOLCE DI LATTE)
150g farina 00
150g latte condensato
qualche cucchiaio di latte normale
200ml acqua
150ml zucchero
acqua di rose
burro per friggere
Impastare la farina con il latte condensato, aggiungendo qualche cucchiaio di latte per rendere l'impasto morbido e elastico.
Creare delle piccole palline di circa 2cm di diametro, schiacciandole molto tra le mani perché siano omogenee.
Preparare lo sciroppo: mescolare l'acqua allo zucchero e portare a ebollizione, quindi togliere dal fuoco, aggiungere l'acqua di rose e tenere da parte.
Friggere nel burro le palline, agitando spesso la padella così da tenerle in movimento. Continuare la cottura per 10�15 minuti a fiamma bassa. Quando saranno ben dorate, immergerle nello sciroppo.
Lasciare riposare almeno un paio d'ore prima di servire.
Consigliato!
[Reginalulu]
16/05/2010
Però adesso ho "una ragione di più...."
Bravo GROG che me l'hai ricordata!