Ultimo giorno della minivacanza turistico-gastronomica, meglio così per i nostri trigliceridi. Sulla strada del ritorno, che arriva al passo del Cerreto, ci fermiamo a Fivizzano, bel borgo montano con reminiscenze medicee.Pranziamo al Giardinetto, un albergo-ristorante in attività dal 1882 : una grande casa Liberty a due piani con sale affrescate Art Decò al piano terra e con quell'atmosfera vissuta,antica,crepuscolare da salotto di Nonna Speranza di gozzaniana memoria..."le buone cose di pessimo gusto...". Ci fanno accomodare in un ampia sala al primo piano che dà su un bel giardino fiorito.Disponibilissimi i camerieri e incredibilmente vivace e in forma il titolare,ultraottuagenario.
Cominciamo con tre antipasti composti di crostini toscani, ottimi, come primi due ravioli alle erbette, ottimi, pasta rigorosamente fatta in casa, e come secondi un prosciutto al forno, un coniglio farcito, un girello di vitello in crema allo Chardonnay, ottimi tutti e tre. Come contorni patate arrosto, piselli al prosciutto e peperoni grigliati per tre. Due semifreddi al mirtillo, molto buoni, e due caffè hanno degnamente concluso il pranzo. Da bere una caraffa da mezzo litro di vino nero della casa, discreto, ed una minerale. Conto totale 62 Euro. Locale suggestivo con una lunga tradizione di ospitalità,notevole il rapporto qualità-prezzo, peccato che non sia proprio dietro l'angolo.Non sarà mica un clone lunigiano di Ermes?

Imperdibile!!!