Telefono per prenotare il pomeriggio stesso, per fortuna troviamo posto per sei persone all'interno (fuori è pieno, ma comunque non cercavamo a causa del caldo).
Errore mio: mi dimentico di dire che una persona del nostro gruppo è vegetariana. Vedremo perché è stato un errore...
Arriviamo e prima di salutarci e metterci a sedere passano almeno 5 minuti. Poi una volta seduti, altri 10 minuti circa perché il ragazzo venga a prenderci le ordinazioni.
Mentre gli parliamo, vedo in fondo alla sala il cuoco che si affaccia e lo guarda fisso, finché non gli dice ad alta voce qualcosa tipo "con questo basta, non esiste che faccia altro!". Immagino si riferisca al turno in cucina, dato che sono ormai le 22:00.
Ordiniamo in sei quanto segue (elenco tutto in una volta per chiarezza):
- 2 antipasti di cozze alla marinara
- 3 spaghetti alle vongole
- 1 rosette
- 2 spiedini di pesce (gamberi e calamari impanati)
- 3 galletti al forno con bietole al burro (una coscia+ala per porzione)
- 3 porzioni di salame di cioccolato, uno con lo zabaione
- 1 fetta di anguria
- 3 bottiglie di lambrusco sorbara "Unico"
- 3 bottiglie d'acqua
- 4 caffé e 4 amari
E qui viene il problema principale. Per la persona vegetariana che è con noi non c'è assolutamente niente! Non è previsto nessun piatto che non contenga carne o pesce. Il ragazzo dice "se volete sento se vi fa una piatto di spaghetti aglio e olio"... Accettiamo e aggiungiamo un piatto di patate al forno e uno di bietole, in modo che si arrivi ad un pasto più o meno completo.
Dopo qualche minuto, il ragazzo torna dalla cucina e dice "mi dispiace ma il cuoco non ti può fare gli spaghetti". Ci indisponiamo abbastanza, e riusciamo a strappare una promessa per un piatto di tagliatelle con un filo d'olio, quando è proprio la persona interessata a rinunciare, e ad accontentarsi delle verdure.
Procediamo con i piatti che abbiamo ordinato.
Le cozze sono buone, ottima la marinatura, senza troppo aglio né olio, inoltre sono abbastanza saporite anche se grandi.
Gli spaghetti sono a mio parere eccellenti, conditi benissimo con abbondanza di vongole e cotti perfettamente. Un problema però sta nella porzione di un commensale, che è ricca di pesce ma scarsissima di pasta. Veramente scarsa.
Non ho assaggiato le rosette ma me ne hanno parlato bene, anche l'aspetto e l'odore erano invitanti.
Finiamo i primi e passano venti minuti prima di avere i secondi.
Alle nostre sommesse rimostranze l'altro gestore risponde "siamo abituati ad avere 40-50 coperti, oggi ne abbiamo settanta quindi il cuoco fa fatica. L'altro giorno con 30 persone tutto ha funzionato a meraviglia. Inoltre, i tavoli fuori sono stati serviti puntualmente".
Quindi arrivano i secondi. Assaggio uno spiedino e sono molto soddisfatto, saporito e non pesante, il gambero è ottimo.
Il mio galletto invece è un po' scialbo, la carne è piuttosto asciutta e il sapore troppo delicato. Le bietole al burro, seppure davvero scarse in quantità , sono molto buone.
Passa una mezz'oretta, abbiamo finito tutti di mangiare tranne la persona che aveva digiunato fino ad allora, in quanto vegetariana.
Chiediamo ai due ragazzi e ci rispondono "quindi cosa volete?"
"il piatto di verdure chiesto al momento delle ordinazioni, cioè patate al forno e bietole al burro".
Torna dalla cucina con un piatto di patate, "le bietole sono finite".
Ci accordiamo per pagare il pasto per cinque persone, e mi sembra sia giusto così.
Non ho recensito il vino: non conoscevo "Unico", ma è un buon sorbara: poco acido e piacevolissimo se servito freddo, come nel nostro caso.
Il salame di cioccolato è un piatto semplice, pertanto è normale che sia buono. Apprezzo l'uso di cacao amaro che lo rende più gustoso. Lo zabaione è veramente delizioso: freschissimo e con un retrogusto di porto che lo rende leggermente liquoroso. Da leccarsi le dita.
Al momento dei caffé ci invitano a sederci fuori, se gradiamo, e apprezziamo molto il gesto perché nel frattempo l'aria si è rinfrescata. Quindi ci portano caffé e amari al tavolo e possiamo restare a fumare e chiacchierare.
Uno dei due ragazzi, credo Marcello, si scusa per i contrattempi "siamo ancora in fase di rodaggio", e questo discorso lo comprendiamo meglio di quello sul numero di coperti che la cucina è in grado di gestire.
Ci offre anche una bottiglia di limoncino, nel senso che ce la appoggia sul tavolo e ci porta 4 bicchieri, e ci dice che comunque terrà conto dei disagi nel conto.
E' il momento di pagare, come detto per cinque. In alto ho già fatto l'elenco di tutto quello che abbiamo preso.
Totale: 150€, ovvero 30€ a testa.
Dice di essersi fermato a contare ai secondi, ovvero di non aver inserito nel computo i caffé e gli amari. Ma anche così, soprassedendo sul fatto che in un'osteria spesso si paga a forfait, ci sembra caro in relazione alla quantità . 25 € era quello che tutti ci aspettavamo, massimo 27.
In breve: cibo con ottimi alti e qualche basso. Servizio da migliorare decisamente. Prezzo non consono al tipo di locale, ovvero un po' troppo alto.
Penso di tornarci fra qualche mese, magari a metà autunno, per riscontrare i miglioramenti che sicuramente ci saranno, dato l'impegno che comunque i due ragazzi mettono nel loro lavoro.
Buono
[joy]
21/07/2010
Concordo con te per una visita successiva, per un pasto atto a verificare il livello delle altre recensioni.
Alla prossima