Il mattatore indiscusso stavolta è Alfi, con lo zio in un angolino che sembrava un cane bastonato, (aveva già fatto il pieno di prosecco e a lui non piacciono tanto i vini rossi... guardato comunque a vista dalla Brunella a scanso equivoci... ).
Alfi invece lo guarda bene il sottoscritto che gli siede vicino: assaggia tutto e non versa niente nella sputacchiera... e quando il Beppe Nicolis smette di versare, il nostro clavicemballista, solleticato da un ottimo salamino, tipo soppressa di dimensioni minori, dalla pancetta arrotolata, di un porco delle nostre colline, e dal pane, Alfi, dicevo, con non chalance si prende lui la bozza e ricomincia a versarsi...
Ci siamo accomodati nella sala degustazioni, bel locale in una vecchia barchessa ristrutturata. Saltiamo il Classico, è quello che si beve normalmente a pasto, vino giovane, del 2009, ma si può bere bene anche il 2008.
Poi li facciamo tutti! Classico Superiore, Ripasso Seccal, Testal, Amarone, Amarone Ambrosan, Recioto. Siamo sempre i soliti 11 del pranzo ai Dù Scalini.
Nell'altra precedente recensione non avevo descritto il Superiore e l'Amarone Ambrosan.
Il Superiore viene lasciato per un anno in botti grandi di rovere di Slavonia, quindi adesso si comincia a bere di norma il 2008. Fa 13°. Riprendo dal sito, colore rosso rubino carico, profumo intenso, gradevole, persistente, con sentori di frutta rossa, mirtillo maturo, viola, menta e liquirizia e di mandorla amara. Il sapore è quello di un vino pieno, morbido e decisamente armonico... eheheheh... lo zio non lo ha assaggiato e quindi non può dir niente...
Al di là della descrizione tecnica, un po' troppo professional, è vero, il vino lo si sentiva pieno, il sentore di frutta rossa pure ed il tannino di dodici mesi lo rende un po' speziato. Molto buono e... sarà il “meno buono” di tutti.
Con noi avevamo una sommelier, la Brunella 2, moglie di Vonwild, e son curioso di sentire il suo giudizio.
Il Beppe ci ha portato a visitare la cantina, sottolineando più volte che è a conduzione familiare, infatti poi è arrivato a salutarci il fratello che segue i campi, quindi la mamma, che ha la sua età ma è ancora molto arzilla, e infine la moglie... Ma le dimensioni della cantina, molto grande, non danno proprio l'idea di una conduzione familiare...
Vedo che Falcon predilige il Recioto e scopro con stupore che non lo aveva mai bevuto (o sbaglio?). Per me sembra quasi impossibile... Invece un centinaio di km. di distanza possono fare queste differenze... da una parte e dall'altra... cercherò di colmarle pian piano, se possibile...
L'Ambrosan è un amarone che dà la sensazione di essere potentissimo (e lo è). In effetti fa 16 gradi (dichiarati, ma siccome è del 2004 quello che si beve adesso, secondo me ne fa di più). L'uva, sempre la migliore e solo quella della località Ambrosan (lì vicino alla cantina), viene lasciata a seccare un mese in più dell'altro amarone e rimane con le bucce, dopo la mostatura, per un altro mese. Sta circa due anni e mezzo in rovere, prima grande e poi in barrique piccola. Così prende un gusto molto secco. Il colore è granata molto intenso, traguardandolo in controluce verso la finestra, non si riesce a vedere la finestra. E' una bomba naturale.
A differenza delle altre volte, forse in seguito anche a mie precedenti osservazioni, non ci viene fatto pagare niente per la degustazione, nonostante il danno considerevole (soprattutto di Alfi ). Più d'uno compera più di qualcosa e io vengo via con una bottiglia di Testal, quello che mi piace di più, quello più diverso, più nuovo, meglio bevibile mangiando, come vino di qualità . Costa 12,60 euro.
L'unico motivo per non assegnare il massimo dei voti nella mia precedente recensione, a fronte di una qualità elevatissima, era il costo eccessivo della degustazione, a prescindere dall'acquisto. Oddio, adesso noi magari la vediamo solo dal punto di vista del consumatore e dà un po' fastidio pagare 24 euro a testa per visita e degustazione. Però, a pensarci bene, forse un po' di ragione ce l'hanno anche loro, un'ora di tempo più il vino...
Magari un costo fisso per la presenza del cantiniere per un'ora, da dividere per tutti gli ospiti, e un costo a persona per gli assaggi, dimezzerebbero, e anche di più se si è in tanti, il costo complessivo a persona.
Mi sembra che la cantina stia cambiando orientamento, stavolta la degustazione è stata gratis.
Argomento ancora aperto in Valpolicella, dove altri fanno pagare poco e altri ancora la fanno sempre gratis.
Imperdibile!!!
[carolingio]
12/08/2010
(surriscaldato?... )