Non è facile da trovare, ma quando ci arrivi, ti rendi conto di essere in un posto straordinario.
La cantina Col Vetoraz è abbastanza nuova, un edificio rettangolare semplice (con una parte destinata ad abitazione), disegnato con gusto, parte col legno e la pietra, in cima ad un poggio spigoloso e scosceso, che scende con i vigneti a precipizio sull'area Cartizze, dominata dall'alto, in un panorama di striscioline verdi più chiare e più scure... unico!
Bisogna star attenti quando si arriva con la macchina, perché ci sono 50-60 metri di strada stretta e un po' sporca di ghiaia, senza guard-rail verso uno strapiombo foderato di vigne... temo non sia comunque un'esperienza inebriante finire giù di lì...
A fianco, su un altro poggio ripidissimo e sottile (il Mont di Cartizze), altri vigneti scendono con una pendenza superiore al 60% da una vecchia casa colonica, abbarbicata alla collina, dove, ad un tavolone esterno, alcune persone chiacchierano e bevono.
Penso che sia molto duro vendemmiare in questa situazione, ci si mette parecchio a mano e con questa inclinazione del terreno, e non è possibile diversamente.
Che spettacolo bellissimo, sotto un soletto tiepido, sempre con i nuvoloni incombenti dal monte Cesen, che ti soffia sul collo.
La signorina o signora che ci apre è molto gentile (e non solo...), perché la cantina sarebbe chiusa per ferie... ma lei ci fa entrare ugualmente ed incominciamo a parlare dei loro vini e ad assaggiarli.
Sorvoliamo sul rosso e sulla grappa, ci concentriamo sulla gamma del Valdobbiadene DOCG.
Brut: di gusto asciutto come tutti i brut, ha un buon profumo. Secondo la spiegazione che ci viene data, i vigneti dell'uva brut hanno un'esposizione verso ovest che favorisce la maturazione dell'uva per questo tipo di prosecco. E' semplicemente eccezionale, sarà che è il primo che bevo dopo l'esperienza a pranzo un po' così, ma è veramente superlativo.
Extra dry: profumo particolarmente delicato e fruttato, leggermente amabile. Buonissimo.
Millesimato dry: ha un'amabilità maggiore del precedente, è più intenso e fruttato, superlativo, meglio ancora dell'extra dry. Non so perché lo chiamino millesimato (nel senso francese del termine... ma dopo che l'ho chiesto ho perso il filo, si vede che ero “svagato”... ), comunque è un dry proprio straordinario, e a me il dry non piacerebbe molto.
Superiore di Cartizze: arriva dai vigneti della zona sottostante. Ha un profumo molto intenso e nello stesso tempo leggero, fruttato, con qualche ricordo floreale. Sublime.
I migliori prosecchi che io abbia mai bevuto, in assoluto.
A conferma di questo, gran menzioni, premi, medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, attestati in mostra alle pareti.
Ci viene ribadito quanto già accennatoci a Le Colture, e cioè che la composizione di questi terreni è fra le più adatte a trasmettere alle uve il caratteristico profumo del prosecco, in quanto si unisce ad una notevole escursione termica tra il giorno e la notte, favorita dalla vicina montagna del Cesen, che sovrasta la morbidezza del paesaggio... protettiva... quasi minacciosa nella sua protezione.
Comperiamo un brut, un millesimato dry e un Cartizze. Sono 28,70 euro, scontati dalla cantiniera a 25,00. Superottimo.
Calcolando lo sconto, dodici euro il Cartizze, sei e mezzo gli altri due.
Le etichette hanno già la nuova dicitura Valdobbiadene DOCG.
Una meraviglia... mi è già successo quest'anno, in altri posti... non mi muoverei più da qui.
(anche la cantiniera non era niente male ... s'era capito? )
Imperdibile!!!
[barman]
29/08/2010