L'aria è pregna di profumo, come vicino ad una discarica ma con l'effetto contrario, perché entro il raggio di un chilometro dalla Ferrero tutto sa di cioccolata.
Se ci fosse la mia cagna, che, in via ordinaria, lecca con gusto tutto quello che incontra, leccherebbe anche i pali metallici dei segnali stradali.
In particolare, presso la fondazione Ferrero, proprio vicino alla fabbrica, dove siamo andati a visitare una splendida mostra di Giorgio Morandi, offerta (gratuitamente) dall'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il profumo di cioccolata è quasi svenevole.
Mi è venuto in mente, in ritardo, di segnalare questo posticino, da visitare l'ultimo giorno, quando si sta per tornare a casa, perchè vale veramente la pena.
Siamo all'inizio della strada pedonale che porta al Duomo di Alba (una chiesa parecchio bruttina, a mio modestissimo avviso, un neogotico in mattoni...) e ci troviamo a passar davanti a questo trionfo delle specialità carboidratiche locali. E' un panificio, che però produce una serie infinita di sfiziosità. L'aria che si respira fuori, ti costringe ad entrare.
Il profano prevale sul sacro.
Abbiamo cominciato con una grossa sleppa di focaccia genovese alle noci e gorgonzola, che a casa è stata fumata la sera stessa. Non ricordo il peso, ma era mezzo metro per venti cm., cinque euro e mezzo solo di questa.
Poi ci siamo riversati sui dolci:
- una torta di nocciole, semplice specialità locale, buonissima
- due tartufoni bianchi (sono dei biscottoni alti a bombati, da setto otto cm. di diametro, doppi, fatti con farina e nocciole, e con un ripieno di cioccolato al latte, nocciole, rhum e pinoli)
- quattro tartufoni neri (stessi biscottoni di cui sopra, ma al cioccolato fondente, nocciole, rhum e cacao amaro)
- quattro tartufoni al pistacchio (cioè come sopra, con cioccolato fondente, nocciole, crema di pistacchio)
- due tartufoni come sopra, ma con farcitura di cioccolato al latte e nocciole
- quattro tartufoni come sopra, con farcitura di mandorle e miele.
La spesa complessiva è stata di 37,48 euro.
A sentire la Marta, i prezzi in rapporto al peso (che non mi ero appuntato) sono abbastanza congrui.
Scrivo questa cifra in alto (per gli acquisti non so mai come regolarmi), anche se abbiamo mangiato in tre per una settimana, anzi la torta l'abbiamo finita dopo dieci.
Per chi interessa, e dovesse andare da quelle parti, nella Via Vittorio Emanuele (la strada principale di passeggio di Alba, una traversa di Via Cavour) c'è anche un buchetto-negozietto-laboratorio (Pastificio Corino) dove fanno i raviolini/agnolotti al plin, altra specialità locale.
Fine del piccolo riflusso langarolo. Adesso chiudo sul serio.
Consigliatissimo!!
[gary]
21/12/2010
I Tajerin ?