Questa sera andiamo a mangiare la pizza nel locale dove mia “cognata” lavora; il luogo si trova in zona denominata “Torraccia di San Basilio”, quartiere residenziale periferico in Roma.
Io e la mia dolce metà giungiamo alle 20 e 45; ci accoglie sua sorella indicandoci il tavolo a noi riservato. Il locale è una pizzeria da asporto adattata ad accogliere circa una quarantina di clienti ai tavoli; questi tavoli per gli avventori sono ubicati all'esterno su uno spiazzo, ovviamente coperto da un telone bianco e contornato dai classici teli in plastica trasparenti per la stagione invernale; sono presenti in numero sufficiente le lampade riscaldanti di cui non ricordo il nome. I tavoli e le sedie sono di plastica, tipo gelateria estiva; il coperto, ridotto all'osso, costituito da plastica (piatti, piattini, bicchieri) e da carta (tovaglia, tovaglioli) ma con posate in metallo. Poco male, tanto non si paga il coperto.
Oltre a noi c'è soltanto un'altra tavolata assai numerosa di 10 persone (questo per tutta la serata), e un certo via vai di clienti per l'asporto.
Da bere prendiamo una lattina di fanta, una bottiglia d'acqua gassata e una birra in bottiglia: qua mi sorprendono perché hanno la Moretti (credo) e la Tennent's, birra speciale scozzese doppio malto, da intenditori. Opto per questa. Molto buona.
Il menù scritto c'è ma non l'ho visto, abbiamo ordinato subito un mix di antipasti misti e la pizza, una alla boscaiola con pomodoro (mozzarella, funghi e salsiccia) e una “crostino” (bianca con prosciutto cotto).
Subito arrivano gli antipasti fritti costituiti da chele, supplì e olive ascolane: chele e supplì non assaggiati ma, a detta della morosa, tutto molto buono. Olive ascolane molto buone, finalmente, una volta tanto le trovo assai appetitose. Dopo un po' arriva l'ultimo antipasto, 2 crocchette di patate: anche qua finalmente mi gusto delle crocchette gustose, fatte da loro, con un cuore di mozzarella, grandi; si mangiano volentieri.
Dopo un poco di attesa arrivano le pizze fumanti; diametro medio, medio spessore, “corteccia pressoché inesistente, poco pomodoro. La mia presenta molti funghi (secchi), salsiccia poca; quella della morosa ha discreta quantità di prosciutto. Al gusto e al taglio si nota subito la caratteristica peculiare di questa pizza; la croccantezza, anche verso il centro della stessa. Intendiamoci, non è che si distrugge in mano, ma la pasta non è morbida ma più compatta e croccante. Ora, a me non piace la pizza croccante, però questa ha un suo perché, infatti me la sono finita con una certa soddisfazione. Abbastanza buona.
Un altro aspetto sono i funghi: qui a Roma si usano i funghi secchi, che possono piacere o non piacere; personalmente non sono i miei preferiti, ma si fanno mangiare, nella fattispecie.
Rimane mezza pizza della morosa che ci portiamo a casa. Il giorno dopo la scaldiamo ed è quasi più buona di quella appena sfornata.
Siccome non hanno dolci concludiamo la cenetta con due caffè espressi discreti.
Ecco le voci dello scontrino:
Pizza boscaiola € 5,50
Pizza crostino € 4,70
Acqua gas € 1,50
Birra Tennent's € 4,00
Lattina Fanta € 1,50
2 Supplì € 2,00
2 Crocchette € 2,00
2 Caffè € 2,00
Totale € 23,20 arrotondati poi dal simpaticissimo gestore a € 20,00 ( a testa € 10,00)
Chele e olive non conteggiati.
Il servizio, ovviamente, è stato buonissimo, anche perché la serata era assolutamente tranquilla. Da notare che il gestore, ragazzo gentilissimo e simpaticissimo, è venuto un paio di volte a chiederci se andava tutto bene, anche se non abbiamo mangiato chissà quali pietanze..
Il locale non è di quelli raffinati o pomposi o rustici o formali; è molto semplice e alla mano, senza pretese, assolutamente informale, ideale per una pizzata in compagnia in gran baracca.
Antipasti gradevolissimi, pizza discreta (particolare, può piacere o meno); spesa assai economica. Consigliato, 3 cappelli; se capita ci ritorno senz'altro.
Consigliato!
[joy]
10/01/2011